Un virus sconosciuto preoccupa la Russia: tosse con sangue tra i sintomi identificati

Le autorità sanitarie russe smentiscono le voci su un presunto ‘virus X’, attribuendo i sintomi a comuni infezioni respiratorie e invitando alla cautela contro le speculazioni.

Le autorità sanitarie russe hanno deciso di smentire le recenti voci circolate sul canale Telegram ‘Shot’ riguardo a un presunto misterioso virus, definito ‘virus X’, che avrebbe causato sintomi gravi in diversi pazienti nel Paese. Secondo le informazioni diffuse, i malati avrebbero manifestato tosse con sangue e altri segni di infezioni respiratorie, ma i funzionari hanno attribuito tali condizioni a comuni infezioni respiratorie, come il Mycoplasma pneumoniae.

Il 1° aprile 2025, alle ore 11:54, è emersa la notizia che i pazienti segnalati presentavano sintomi gravi, ma risultavano negativi ai test per influenza e Covid-19. La testata ‘Newsweek’ ha riportato le dichiarazioni di funzionari sanitari russi, i quali hanno affermato che non ci sono prove di un nuovo agente patogeno in circolazione. Rospotrebnadzor, l’agenzia russa per la salute pubblica, ha sottolineato che le speculazioni su un virus non identificato sono infondate e che non sono stati rilevati nuovi virus nel territorio.

I sintomi segnalati

Nel canale Telegram ‘Shot’, sono stati riportati casi di pazienti provenienti da varie città russe che presentavano febbre alta, dolori muscolari e tosse persistente, talvolta con sangue. I test per le influenze A e B e per Sars-CoV-2 hanno dato esito negativo. Una donna, conosciuta solo come Alexandra, ha raccontato di aver iniziato a tossire sangue dopo cinque giorni di malattia, senza miglioramenti nonostante una settimana di antibiotici.

Le testimonianze raccolte sul canale descrivono un quadro simile: stanchezza, dolori iniziali, febbre alta e tosse debilitante. Questi resoconti sono stati ripresi da importanti media russi, tra cui Lenta.ru e Newizv.ru, evidenziando la mancanza di conferme ufficiali da parte delle autorità sanitarie. Rospotrebnadzor ha avvertito che la diffusione di informazioni non verificate potrebbe generare allarmismo e ha esortato i cittadini a consultare i canali ufficiali per assistenza medica.

Commento degli esperti

La situazione ha catturato l’attenzione della comunità scientifica internazionale. Giacomo Gorini, immunologo attualmente a Oxford e tra i primi a sviluppare il vaccino anti-Covid di AstraZeneca, ha commentato su X che le informazioni attualmente disponibili sono troppo frammentarie per formulare stime epidemiologiche attendibili riguardo a incidenza, ospedalizzazioni o eventuali decessi.

Gorini ha suggerito che le attuali manifestazioni potrebbero essere riconducibili a malattie già note e ha sottolineato la necessità di ulteriori informazioni. Ha espresso scetticismo riguardo alle fonti ufficiali russe, affermando che la sua opinione personale ha lo stesso valore di quella di chiunque altro. Ha concluso invitando a monitorare eventuali sviluppi scientifici significativi.

Le autorità sanitarie russe continuano a monitorare la situazione, mentre i cittadini sono incoraggiati a rimanere informati attraverso fonti ufficiali e a non lasciarsi influenzare da voci infondate.

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