Una nuova iniziativa si è concretizzata oggi, 1 aprile 2025, con la firma di una convenzione interuniversitaria che coinvolge l’Università di Roma Tor Vergata, il Policlinico Tor Vergata, l’Università Medica Statale di Tirana e l’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti-Pescara. Questo accordo mira a sviluppare e potenziare le attività di donazione e trapianto di organi in Albania, dove tali pratiche sono attualmente quasi assenti, limitandosi principalmente al trapianto di rene in contesti privati.
Il contesto della convenzione
L’accordo è stato redatto in risposta alla carenza di attività di trapianto in Albania, un paese in cui la donazione di organi è una pratica raramente attuata. Secondo quanto riportato nella nota ufficiale, la situazione attuale non permette una gestione adeguata delle necessità sanitarie legate ai trapianti. La convenzione segna un passo significativo verso l’internazionalizzazione delle pratiche sanitarie, con l’intento di fornire supporto e formazione al personale sanitario albanese. Questo progetto è stato concepito da Maria Teresa Lonardo, chirurgo dell’équipe di Giuseppe Tisone, direttore del Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Università di Roma Tor Vergata.
Formazione e collaborazione
Il progetto prevede un percorso di formazione per il personale sanitario albanese, attraverso attività di didattica e ricerca scientifica. L’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara, grazie ai suoi rapporti consolidati con le istituzioni albanesi, contribuirà a sviluppare le attività cliniche e assistenziali previste nell’accordo. I professionisti coinvolti, tra cui chirurghi, nefrologi, anestesisti e infermieri, parteciperanno attivamente alle attività cliniche, garantendo un tutoraggio pratico e diretto.
Prospettive future per i trapianti in Albania
Questa convenzione rappresenta il primo passo verso una collaborazione sanitaria più ampia, con l’obiettivo di attuare un programma di tutoraggio in Albania, in particolare a Tirana. Le attività didattiche e pratiche saranno integrate nei programmi annuali delle università coinvolte, permettendo una formazione continua e condivisa. La nota sottolinea anche l’importanza dell’ampliamento del programma di trapianto di rene da donatore vivente, che potrebbe essere potenziato attraverso modalità di donazione incrociata, creando reti di donazione tra diverse coppie, anche a livello internazionale.
Benefici per i pazienti e la comunità scientifica
La condivisione delle conoscenze e delle esperienze tra le istituzioni accademiche e sanitarie rappresenta un’opportunità significativa per i pazienti albanesi. L’accesso a pratiche terapeutiche avanzate e consolidate, insieme alle innovazioni derivanti dalla ricerca scientifica, potrà migliorare notevolmente la qualità delle cure disponibili. La convenzione, pertanto, non solo mira a rafforzare le capacità locali nel campo dei trapianti, ma si propone anche di diffondere una cultura della donazione e del trapianto che, fino ad oggi, ha trovato poche applicazioni nel contesto albanese.
Con questo accordo, si apre una nuova era per i trapianti in Albania, con la speranza di migliorare la vita di molti pazienti in attesa di un intervento salvavita.
