Sindrome del bambino scosso: il 25% dei casi si rivela fatale

Le Giornate Nazionali di Prevenzione del 5-7 aprile 2025 sensibilizzano sulla Sindrome del Bambino Scosso, promuovendo informazione e formazione per genitori e operatori sanitari in 70 città italiane.

Il 5, 6 e 7 aprile 2025 si svolgeranno le Giornate Nazionali di Prevenzione, un’iniziativa promossa dalla Fondazione Terre des Hommes, che mira a sensibilizzare la popolazione sulla Shaken Baby Syndrome, una condizione potenzialmente letale per i neonati. Questa campagna si svolgerà in 70 città distribuite su 18 regioni italiane, offrendo infopoint per informare genitori e caregiver sui rischi connessi a questa forma di trauma cerebrale, spesso poco conosciuta.

Illuminazione dei monumenti simbolici

In occasione di queste giornate, alcuni dei monumenti più emblematici d’Italia, come il Grattacielo Pirelli a Milano, la Mole Antonelliana a Torino e l’Istituto degli Innocenti di Firenze, verranno illuminati con i colori e il simbolo della campagna il 6 aprile. Questa iniziativa non solo mira a richiamare l’attenzione sulla Sindrome del Bambino Scosso, ma anche a promuovere una maggiore consapevolezza tra i cittadini riguardo a un fenomeno che, sebbene grave, rimane spesso nell’ombra.

La sindrome del bambino scosso

La Shaken Baby Syndrome è causata dal movimento violento di un neonato, spesso in un tentativo di calmarlo. Questo gesto può provocare danni cerebrali gravi, portando in un caso su quattro al coma o alla morte. I neonati tra le due settimane e i sei mesi di vita sono i più vulnerabili, poiché durante questo periodo possono piangere in modo inconsolabile, spingendo i genitori o i caregiver a reagire in modo impulsivo. Le conseguenze di un breve scuotimento possono includere danni permanenti, come problemi alla vista, all’udito e disturbi comportamentali.

Il ruolo della formazione e della consapevolezza

Stefania Zampogna, presidente della Società Italiana di Medicina di Emergenza e Pediatria (Simeup), sottolinea l’importanza della formazione per genitori e operatori sanitari. Riconoscere i segnali di rischio e sapere come intervenire può fare la differenza nella vita di un bambino. La prevenzione, afferma Zampogna, deve passare attraverso un’educazione adeguata e un supporto vicino alle famiglie, specialmente nei momenti di maggiore stress.

Federica Giannotta, responsabile Advocacy e Programmi Italia di Terre des Hommes, aggiunge che la sindrome del bambino scosso è spesso il risultato di una mancanza di informazione. È fondamentale educare i genitori su quali comportamenti evitare e su come gestire il pianto del neonato in modo sicuro. In caso di perdita di controllo, è consigliabile allontanarsi brevemente dal bambino per recuperare la calma.

Il ruolo degli operatori sanitari

La prevenzione della Shaken Baby Syndrome richiede anche l’impegno di pediatri e operatori di pronto soccorso. Un’indagine condotta da Terre des Hommes ha rivelato che un terzo dei bambini colpiti da questa sindrome erano già stati portati in pronto soccorso per altri segni di maltrattamento. Questo evidenzia l’importanza di un monitoraggio attento da parte dei professionisti della salute per individuare e intervenire tempestivamente nei casi di abuso o negligenza.

Le Giornate Nazionali di Prevenzione rappresentano un’opportunità cruciale per educare e sensibilizzare la società su una problematica che richiede attenzione e intervento. La salute e il benessere dei più piccoli sono una responsabilità collettiva, e la formazione è il primo passo verso la prevenzione.

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