Il 10 aprile 2025, Antonio Magi, segretario generale del SUMAI ASSOPROF, ha espresso preoccupazioni riguardo alla gestione delle liste d’attesa nel sistema sanitario italiano durante un evento intitolato ‘Salute e sanità, il doppio binario’, svoltosi presso il Palazzo dell’Informazione Adnkronos a Roma. Magi ha sottolineato che l’assenza di specialisti sul territorio sta contribuendo a un aumento delle richieste nei pronto soccorso e a un ricorso crescente alle strutture private per visite ed esami.
Le difficoltà del sistema sanitario
Magi ha evidenziato come la mancanza di specialisti sul territorio abbia portato a una confusione tra le prestazioni ospedaliere e quelle ambulatoriali. Ha spiegato che esistono due categorie di liste d’attesa: quelle per le prestazioni ospedaliere e quelle per le prestazioni territoriali. Tuttavia, la carenza di medici specializzati ha fatto sì che molte richieste, che dovrebbero essere gestite a livello territoriale, finiscano per gravare sugli ospedali. Questo porta a un sovraccarico delle strutture sanitarie e dei medici, già pochi, che devono affrontare una mole di lavoro insostenibile.
Proposte per migliorare la situazione
Durante il suo intervento, Magi ha lanciato una provocazione riguardo ai Centri Unici di Prenotazione (CUP), suggerendo che la loro eliminazione potrebbe contribuire a snellire il sistema. Sebbene la sua affermazione fosse intesa come una battuta, ha sottolineato l’importanza di fornire un numero adeguato di specialisti sul territorio per rispondere alle esigenze dei cittadini. Secondo Magi, è fondamentale che le visite ambulatoriali siano gestite dalla medicina del territorio, mentre le visite pre e post-ospedalizzazione dovrebbero rimanere di competenza dei medici ospedalieri.
Le conseguenze per i cittadini
La situazione attuale costringe molti cittadini a ricorrere ai pronto soccorso o a pagare per visite ed esami in ambito privato, poiché non riescono a ottenere risposte adeguate alle loro problematiche sanitarie. Magi ha messo in luce come questo fenomeno stia intasando i pronto soccorso, creando un circolo vizioso che danneggia sia i pazienti sia il sistema sanitario nel suo complesso. È evidente che una ristrutturazione del sistema sanitario è necessaria per garantire un accesso equo e tempestivo alle cure.
La questione delle liste d’attesa e della disponibilità di specialisti rappresenta una sfida cruciale per il sistema sanitario italiano, che necessita di interventi mirati per migliorare l’efficienza e la qualità delle prestazioni offerte ai cittadini.
