ROMA – Alfonso, un infermiere campano con 24 anni di esperienza nei reparti di emergenza, è il simbolo di una crisi che travolge professionisti sanitari e cittadini. Costretto a indebitarsi per sostenere la sua famiglia e la figlia Claudia, affetta da una grave disabilità, Alfonso racconta un’esperienza di sacrifici personali e professionali che riflette il dramma collettivo di migliaia di infermieri italiani.
“Viviamo con un solo stipendio, perché mia moglie ha lasciato il lavoro per occuparsi di Claudia. Il mio stipendio non basta e sono costretto a indebitarmi. Così uccidono i miei sogni,” racconta Alfonso.
Una crisi che colpisce gli infermieri e il sistema sanitario
Secondo Nursing Up, sindacato di categoria, il 71% degli infermieri italiani fatica ad arrivare a fine mese. I turni massacranti, la carenza di personale e le condizioni di lavoro precarie stanno mettendo in ginocchio una delle colonne portanti della sanità italiana.
“Ogni giorno è una battaglia,” spiega Alfonso. “Nel pronto soccorso lavoriamo sotto pressione continua, spesso senza nemmeno il tempo di mangiare. È come essere in trincea.”
De Palma: “La politica deve intervenire”
Antonio De Palma, presidente di Nursing Up, denuncia una crisi senza precedenti: “Gli infermieri italiani sono tra i migliori formati in Europa, ma sono costretti a lavorare in condizioni insostenibili. Se la politica non agisce subito, rischiamo di perdere i pilastri della sanità pubblica.”
De Palma insiste sull’urgenza di riforme per garantire salari dignitosi, condizioni di lavoro migliori e sicurezza per gli operatori sanitari: “Senza un intervento concreto, il sistema sanitario è destinato al collasso.”
Un futuro incerto, un appello alla politica
Alfonso, come molti suoi colleghi, si sente abbandonato: “La politica ci promette cambiamenti, ma non succede mai nulla. Siamo lasciati soli a sopravvivere.”
La sua storia è un grido d’aiuto, una richiesta di dignità e rispetto per chi, ogni giorno, è in prima linea per garantire la salute dei cittadini. Nursing Up continua a dare voce agli infermieri, ma senza interventi tempestivi il futuro della sanità pubblica è in grave pericolo.
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