Sanità: l’emofilia e le malattie emorragiche congenite trascurate nelle donne

La XXI Giornata Mondiale dell’Emofilia del 17 aprile 2025 mira a sensibilizzare sulle malattie emorragiche congenite e sull’importanza della diagnosi precoce, soprattutto per le donne.

Il 17 aprile 2025 si celebra la XXI Giornata Mondiale dell’Emofilia, un evento che pone l’accento sulle malattie emorragiche congenite (MEC), una condizione che colpisce circa 10.000 persone in Italia. Nonostante la loro rarità, queste patologie sono spesso sottovalutate, in particolare per quanto riguarda le donne, che tendono a essere sottodiagnosticate e erroneamente ritenute immuni da tali malattie. La Giornata Mondiale offre l’opportunità di sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere una maggiore consapevolezza su queste problematiche.

Il contesto delle malattie emorragiche congenite

Le malattie emorragiche congenite comprendono una serie di disturbi emorragici ereditari, tra cui l’emofilia A e B, la malattia di von Willebrand e altri difetti della coagulazione. Queste condizioni possono portare a sanguinamenti eccessivi, che possono verificarsi spontaneamente o in seguito a traumi. In Italia, la stima di 10.000 pazienti affetti da MEC indica una realtà complessa e spesso trascurata, dove la diagnosi precoce e il trattamento adeguato sono fondamentali per migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Le donne, in particolare, sono spesso sottovalutate nel contesto delle malattie emorragiche. A causa di stereotipi di genere e di una mancanza di conoscenza sulle manifestazioni femminili di queste patologie, il loro accesso a diagnosi e trattamenti può essere compromesso. È fondamentale che i professionisti della salute siano formati per riconoscere i sintomi nelle donne e per garantire che ricevano l’assistenza necessaria.

Iniziative e campagne per la sensibilizzazione

In occasione della Giornata Mondiale dell’Emofilia, diverse organizzazioni e associazioni, come Fedemo, si mobilitano per promuovere campagne di sensibilizzazione e informazione. Queste iniziative mirano a educare il pubblico sui sintomi delle malattie emorragiche e sull’importanza della diagnosi precoce. Attraverso eventi, conferenze e attività sui social media, si cerca di diffondere la consapevolezza e di ridurre lo stigma associato a queste patologie.

Le campagne di sensibilizzazione non si limitano solo alla comunità medica, ma coinvolgono anche i pazienti e le loro famiglie. L’obiettivo è quello di creare una rete di supporto e informazione, in modo che chi vive con una malattia emorragica possa sentirsi meno isolato e più compreso. La collaborazione tra associazioni di pazienti, medici e istituzioni è essenziale per promuovere un cambiamento significativo nella percezione e nella gestione delle malattie emorragiche congenite.

Il ruolo della ricerca e della medicina

La ricerca nel campo delle malattie emorragiche congenite è in continua evoluzione. Nuove terapie e approcci terapeutici stanno emergendo, offrendo speranza a molti pazienti. Negli ultimi anni, sono stati sviluppati farmaci innovativi che possono migliorare significativamente la qualità della vita delle persone affette da emofilia e altre MEC. La medicina personalizzata e le terapie geniche rappresentano il futuro nella cura di queste malattie, aprendo la strada a trattamenti più efficaci e mirati.

Tuttavia, è fondamentale che la ricerca continui a ricevere finanziamenti e supporto per garantire che i progressi scientifici possano tradursi in benefici concreti per i pazienti. La collaborazione tra istituzioni, università e aziende farmaceutiche è cruciale per accelerare lo sviluppo di nuove terapie e per garantire che siano accessibili a tutti coloro che ne hanno bisogno.

La XXI Giornata Mondiale dell’Emofilia del 17 aprile rappresenta quindi un’importante opportunità per riflettere su questi temi e per impegnarsi a garantire che nessuna persona affetta da malattie emorragiche sia lasciata indietro.

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