Sanità: Cartabellotta (Fondazione Gimbe) avverte sulle liste d’attesa nel Ssn

Le liste d’attesa nel sistema sanitario italiano sollevano preoccupazioni per un possibile divario tra assistenza pubblica e privata, richiedendo interventi strategici per garantire l’accessibilità a tutti.

Le liste d’attesa per le prestazioni sanitarie continuano a rappresentare un problema significativo per il sistema sanitario italiano. Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ha sollevato preoccupazioni riguardo alla creazione di un “binario preferenziale” per coloro che possono permettersi di pagare di tasca propria o che dispongono di coperture assicurative. Questa situazione, secondo Cartabellotta, potrebbe portare a un Servizio Sanitario Nazionale sempre più marginale, relegando il settore pubblico a un ruolo secondario.

Il ruolo delle liste d’attesa

Durante la sessione intitolata “Liste d’attesa, come pianificare una risposta strutturale”, tenutasi il 15 marzo 2025 presso il Palazzo dell’Informazione a Roma, il presidente ha evidenziato l’importanza di affrontare non solo la questione della sanità privata accreditata, ma anche il rischio rappresentato dall’espansione del privato puro. Questa evoluzione potrebbe consentire al libero mercato di gestire una porzione significativa delle prestazioni sanitarie, lasciando gli utenti più vulnerabili senza adeguate opzioni di assistenza.

Necessità di interventi strategici

Cartabellotta ha sottolineato che la situazione attuale richiede un’attenzione immediata e una pianificazione strategica per garantire che il sistema sanitario pubblico rimanga accessibile a tutti. La crescita del settore privato, se non regolamentata, potrebbe ampliare il divario tra chi può permettersi cure rapide e chi è costretto ad attendere a lungo per ricevere assistenza. La Fondazione Gimbe, attiva nel monitorare e analizzare il sistema sanitario, continua a sollecitare interventi concreti per migliorare l’efficienza e l’equità del servizio sanitario nazionale.

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