Il 13 marzo 2025, Pierluigi Russo, direttore tecnico scientifico dell’Agenzia Italiana del Farmaco, ha preso parte a un’importante conferenza tenutasi presso il Ministero della Salute, intitolata “Farmaco accessibile: bilanci e prospettive. Un anno dalla norma”. Durante l’evento, Russo ha presentato un bilancio sull’applicazione delle normative introdotte nella Legge di Bilancio 2024, riguardanti la distribuzione di specifiche categorie di farmaci.
Risultati positivi della normativa
Russo ha evidenziato come, a distanza di un anno dall’implementazione delle nuove regole, si siano registrati effetti economici favorevoli. Queste norme hanno facilitato il trasferimento di medicinali da modalità di erogazione che richiedevano ai pazienti di recarsi in farmacia più volte, a un sistema convenzionato che garantisce una pronta disponibilità dei farmaci prescritti. Questo cambiamento ha permesso ai cittadini di ricevere i medicinali direttamente nelle farmacie vicine alle loro abitazioni, semplificando notevolmente il processo di accesso alle cure.
Il direttore ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, in particolare per le regioni italiane in cui i servizi sanitari sono più distanti. La riforma ha avuto un impatto significativo sulla continuità terapeutica, specialmente per i pazienti affetti da malattie croniche, come il diabete. La riclassificazione degli antidiabetici a base di gliptine ha contribuito a migliorare l’aderenza terapeutica, un aspetto cruciale per il trattamento efficace delle patologie croniche.
Impatto economico e prospettive future
Russo ha riportato che il provvedimento ha portato a una riduzione dei costi per il Servizio Sanitario Nazionale, con un risparmio di oltre il 13%. Inoltre, si prevede un avanzo significativo rispetto al tetto della spesa farmaceutica convenzionata, che potrebbe superare i 600 milioni di euro entro la fine dell’anno. Questi risultati positivi hanno spinto il tavolo di monitoraggio del Ministero della Salute a incaricare l’Agenzia Italiana del Farmaco di identificare, entro il 30 marzo 2025, una nuova categoria terapeutica da riclassificare.
La conferenza ha messo in luce l’importanza della collaborazione tra le istituzioni e l’agenzia per garantire un accesso più facile e immediato ai farmaci, con l’obiettivo di migliorare la salute pubblica e il benessere dei cittadini. L’approccio adottato si propone di continuare a monitorare e ottimizzare le politiche sanitarie in modo da garantire un servizio sempre più efficiente e accessibile a tutti.
