Il 25 marzo 2025, il mondo della medicina riabilitativa ha ricevuto una significativa spinta innovativa grazie all’introduzione del robot umanoide RoBee. Questa nuova tecnologia, sviluppata da Oversonic Robotics, un’azienda italiana specializzata in robotica cognitiva, è stata presentata in una conferenza tenutasi a Lecco, presso il Villa Beretta Rehabilitation Research Innovation Institute (Vbrrii). Questo centro è riconosciuto come un’eccellenza nella neuroriabilitazione e si propone di integrare i robot avanzati nei percorsi di recupero per pazienti affetti da malattie neurologiche.
La collaborazione strategica
La partnership tra Oversonic Robotics e il Vbrrii ha come obiettivo principale l’implementazione della versione medicale di RoBee all’interno di un laboratorio di ricerca congiunto, in collaborazione con il Politecnico di Milano. Questo ambiente altamente specializzato è dedicato all’innovazione nel settore sanitario e si propone di testare e sviluppare applicazioni pratiche della robotica nella riabilitazione. L’iniziativa è particolarmente rilevante in un contesto di crescente digitalizzazione e innovazione tecnologica in ambito medico, mirata a migliorare l’efficacia delle terapie e la qualità della vita dei pazienti.
Obiettivi del progetto
Il progetto si propone di raggiungere tre obiettivi strategici fondamentali. Per i pazienti, l’intento è di valutare come l’interazione con RoBee possa migliorare l’adesione alle terapie riabilitative e il benessere psicologico. Per il personale sanitario, si mira a integrare il robot nelle routine quotidiane, riducendo il carico di lavoro e ottimizzando l’organizzazione del reparto. Infine, si intende analizzare la percezione dei caregiver riguardo all’impatto di RoBee sul supporto ai pazienti e sull’interazione con il personale medico.
Funzioni e capacità di RoBee
RoBee è progettato per assistere i pazienti in vari aspetti della riabilitazione. Grazie alle sue avanzate capacità motorie e sensoriali, il robot potrà supportare i pazienti nei movimenti e negli esercizi di deambulazione. Attraverso interazioni verbali e visive, RoBee stimolerà anche le capacità cognitive dei pazienti mediante esercizi collaborativi, monitorando in tempo reale i progressi. Inoltre, il robot avrà un ruolo chiave nella logistica, contribuendo alla gestione delle forniture ospedaliere, al monitoraggio dei parametri vitali e all’organizzazione delle attività quotidiane, aumentando così l’efficienza operativa della struttura.
Dichiarazioni degli esperti
Fabio Puglia, presidente di Oversonic, ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione, evidenziando come essa rappresenti un passo decisivo verso l’integrazione della robotica avanzata nei percorsi di cura. L’obiettivo è creare un ecosistema in cui intelligenza artificiale e robotica collaborino per migliorare l’accesso alle cure e rendere più efficienti le risorse sanitarie. Franco Molteni, direttore scientifico del Vbrrii, ha aggiunto che il progetto pone l’essere umano al centro, sottolineando che la tecnologia deve servire a supportare le capacità umane, non a sostituirle.
Con queste innovazioni, il futuro della medicina riabilitativa sembra promettente, con la robotica che si propone di diventare un alleato fondamentale nel percorso di recupero dei pazienti.
