infarto
Dai comandamenti post infarto alle strategie quotidiane, ecco come proteggere il cuore e ridurre i rischi futuri.

La salute cardiaca post-infarto richiede attenzione e cura dedicate, come evidenziato dal direttore Fabrizio Ammirati dell’Unità operativa complessa dell’ospedale Grassi di Ostia. Un documento ben delineato, conosciuto come “i comandamenti post infarto”, è stato sviluppato per aiutare i pazienti a navigare la vita dopo un evento così critico, enfatizzando la necessità di un cambio radicale nello stile di vita.

Infarto, guida alla rinascita: modifiche vitali per il cuore

  1. Adottare un nuovo stile di vita:

    • Smettere di fumare è imperativo, inclusi i prodotti elettronici.
    • Riprendere le attività quotidiane gradualmente, senza affrettare il processo.
    • Esercitare regolarmente, con almeno tre sessioni settimanali di attività aerobica.
    • Mantenere una dieta equilibrata, preferibilmente mediterranea, per gestire il peso in modo sano.
  2. Seguire le terapie prescritte per l’infarto e monitorare la propria salute:

    • Assumere i farmaci come indicato senza omissioni.
    • Monitorare regolarmente la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca.
    • Controllare il colesterolo e la glicemia, specialmente se si è diabetici.
  3. Puntare su controlli regolari e telemedicina:

    • Sottoporsi a una visita di controllo a distanza di 30 giorni dalla dimissione, anche attraverso la televisita.
    • Stabilire un piano per ulteriori esami e controlli periodici.

Il cuore e il futuro dopo un infarto: un impegno costante

Questi comandamenti non sono solo raccomandazioni; rappresentano un impegno verso una vita più salutare e attiva. La collaborazione tra medici e pazienti è essenziale per personalizzare il percorso di guarigione e assicurare il miglior esito possibile.

Cause dell’infarto e primo intervento

L’infarto miocardico, comunemente noto come attacco di cuore, è una condizione grave che si verifica quando il flusso sanguigno verso una parte del muscolo cardiaco viene bloccato per un tempo prolungato, causando danni o morte delle cellule cardiache. Le cause principali includono l’accumulo di placche di colesterolo nelle arterie coronarie, che può portare alla formazione di un trombo che interrompe il flusso del sangue.

Diversi fattori possono aumentare il rischio di infarto, tra cui:

  • Fumo di sigaretta: Uno dei principali fattori di rischio, poiché danneggia le pareti arteriose e aumenta la formazione di placche.
  • Ipertensione: Aumenta il carico di lavoro del cuore, portando a un ispessimento e possibile rigidità delle arterie.
  • Diabete: Altera i livelli di glucosio nel sangue, contribuendo alla formazione di placche nelle arterie.
  • Obesità e stili di vita sedentari: Entrambi aumentano il rischio di ipertensione, diabete e altri disturbi metabolici.
  • Dieta non equilibrata: Ricca di grassi saturi e colesterolo che possono contribuire all’accumulo di placche arteriose.

Il riconoscimento tempestivo dei sintomi dell’infarto e l’immediato intervento medico sono essenziali per minimizzare i danni al cuore. I sintomi includono dolore toracico intenso, sudorazione, nausea, difficoltà respiratoria e, a volte, dolore irradiato al braccio sinistro o alla mascella. Alla comparsa di questi segni:

  1. Chiamare immediatamente i soccorsi: È fondamentale chiamare il numero di emergenza per ricevere assistenza medica il più rapidamente possibile.
  2. Calmare il paziente: Aiutare la persona a sedersi in una posizione comoda e a mantenere la calma, aspettando l’arrivo dei soccorsi.
  3. Aspirina: Se non ci sono controindicazioni e su indicazione del personale del pronto soccorso, l’aspirina può essere somministrata per aiutare a ridurre la coagulazione del sangue.

L’infarto richiede un intervento medico urgente per ripristinare il flusso sanguigno nel cuore, spesso attraverso angioplastica o somministrazione di farmaci trombolitici. Prevenire l’infarto attraverso la gestione dei fattori di rischio e l’adozione di uno stile di vita sano rimane la strategia più efficace.

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