Progresso e innovazione, Lesnoni: “Ecco come la chirurgia oculare sta cambiando la vita dei pazienti”

Tecnologie all’avanguardia e approcci mini-invasivi stanno trasformando la chirurgia oculare. Il dottor Lesnoni illustra i progressi nella diagnostica, nella chirurgia della retina e nel trattamento della cataratta.
copertina intervista lesnoni copertina intervista lesnoni

La chirurgia oculare ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, grazie a un continuo rinnovamento delle tecnologie e degli approcci utilizzati. A parlarcene è il dottor Guido Lesnoni, Primario Oculista Policlinico Città di Pomezia, esperto con oltre 40.000 interventi eseguiti su retina, cataratta e refrattiva, che ha condiviso con noi i più importanti sviluppi del settore (l’intervista completa, in allegato all’articolo).

Progressi nella chirurgia oculare: miniaturizzazione e precisione

“La chirurgia oculare si basa oggi su strumenti miniaturizzati e tecnologie avanzate,” spiega il dottor Lesnoni. “Questi progressi ci consentono di accedere all’occhio attraverso vie sempre più piccole, riducendo il trauma chirurgico e accelerando il recupero del paziente.”

In particolare, nella chirurgia della retina, strumenti di vitrectomia di nuova generazione e fonti di illuminazione avanzate offrono una visione senza precedenti, garantendo maggiore precisione. Per la cataratta, l’introduzione del laser affianca la tradizionale chirurgia a ultrasuoni, migliorando ulteriormente i risultati. “Anche per la chirurgia refrattiva, i nuovi laser consentono di correggere difetti visivi come miopia, ipermetropia e astigmatismo con una precisione mai vista prima,” aggiunge.

Diagnostica oculare: un nuovo livello di dettaglio

Oltre alla chirurgia, l’innovazione ha rivoluzionato anche la diagnostica oculare. “Abbiamo strumenti che ci permettono di analizzare con dettaglio la struttura della cornea, inclusi spessori e caratteristiche morfologiche,” racconta Lesnoni.

Nella fase preoperatoria della cataratta, strumenti avanzati come gli interferometri permettono di personalizzare l’impianto dei cristallini artificiali per ogni paziente. Per il segmento posteriore, l’OCT con angiografia e le fundus camera consentono di ottenere immagini dettagliate della retina e del fondo dell’occhio, migliorando la diagnosi e il monitoraggio delle patologie.

Sfide e soluzioni nella chirurgia vitreo-retinica

Come ex presidente del Gruppo Italiano di Chirurgia Vitreo Retinica, il dottor Lesnoni conosce bene le sfide del settore. “La chirurgia retinica oggi si avvale di strumenti 3D che hanno sostituito il microscopio tradizionale. Questi sistemi permettono al chirurgo di lavorare in posizione eretta, visualizzando l’interno dell’occhio su schermi panoramici tridimensionali.”

Questa tecnologia non solo migliora l’ergonomia del chirurgo, ma offre una visione chiara e approfondita delle patologie, semplificando interventi complessi. “Possiamo quasi ‘entrare’ nell’occhio, come in una stanza tridimensionale,” sottolinea Lenoni.

Verso il futuro della chirurgia oculare

Grazie a questi progressi, la chirurgia oculare è sempre più precisa e meno invasiva, migliorando significativamente i risultati per i pazienti. “Stiamo assistendo a un’era di grande innovazione, in cui la tecnologia continua a spingere i confini di ciò che è possibile,” conclude il dottor Lesnoni.

Questi sviluppi, uniti a una diagnostica avanzata, permettono di personalizzare i trattamenti e affrontare con successo anche le patologie oculari più complesse, garantendo una qualità di vita migliore per i pazienti.

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