Progetto Lion: l’economista stima oltre 30mila morti evitabili grazie all’immunoncologia

Il progetto Lion stima che l’immunoncologia potrebbe prevenire 30mila morti in otto anni, evidenziando l’importanza di un accesso equo alle cure in Italia.

Il 24 aprile 2025, Massimo Riccaboni, professore di Economia presso l’IMT Scuola Alti Studi di Lucca, ha presentato i risultati del progetto Lion, un’iniziativa avviata nel 2023, che si propone di valutare l’impatto dell’immunoncologia in Italia. Secondo le stime, l’implementazione di questa innovativa terapia potrebbe prevenire fino a 30mila morti nei prossimi otto anni per tre tipologie di tumori: rene, polmone e melanoma. Tuttavia, le stime evidenziano anche come la diversità di accesso alle cure nelle diverse regioni italiane influisca significativamente sui risultati.

L’importanza dell’immunoncologia

L’immunoncologia rappresenta una svolta nel trattamento dei tumori, grazie alla capacità di sviluppare agenti che stimolano la risposta immunitaria contro le cellule tumorali. Questo approccio non solo limita la proliferazione del cancro, ma consente anche a molti pazienti di mantenere una buona qualità della vita. Riccaboni ha spiegato che, in particolare per il melanoma, la diagnosi precoce permette ai pazienti di continuare a lavorare, contribuendo così all’economia. Il progetto Lion ha analizzato i dati dal 2013 al 2019, anno in cui è stata introdotta la prima terapia immunoncologica. Durante questo periodo, sono state evitate circa 4mila morti, con un risparmio stimato di 120 milioni di euro in costi indiretti.

Analisi dei dati e stime future

L’analisi ha tenuto conto della disponibilità delle terapie immunoncologiche a livello regionale, con l’obiettivo di quantificare l’incremento della speranza di vita e il tasso di sopravvivenza dei pazienti. Riccaboni ha sottolineato che, estendendo l’analisi al periodo 2020-2028, si prevede un numero di morti evitate di circa 30mila persone. Questa cifra, secondo il professore, rappresenta una sottostima, poiché si basa sulle disponibilità di trattamenti fino al 2019. Con l’aumento dei farmaci disponibili negli ultimi sei anni, è probabile che il numero di morti evitate sia superiore alle stime attuali.

Impatto economico delle terapie

Lo studio ha anche messo in evidenza il valore economico associato all’incremento della sopravvivenza dei pazienti. Per il periodo 2020-2028, il valore stimato dei costi indiretti è di circa 750 milioni di euro. Questa cifra è stata calcolata considerando vari fattori, tra cui l’età della diagnosi, il tasso di occupazione e la retribuzione media nelle diverse regioni italiane. Riccaboni ha spiegato che una maggiore uniformità nell’accesso alle terapie innovative potrebbe portare a benefici economici significativi.

Varietà regionale nell’accesso alle cure

Il progetto Lion ha anche evidenziato la notevole varietà nell’accesso alle cure a livello regionale. Riccaboni ha affermato che, se tutte le regioni avessero lo stesso tasso di penetrazione delle terapie immunoncologiche, il guadagno di vita dal 2020 al 2028 potrebbe aumentare del 27%. Un miglior allineamento nell’accesso a queste terapie su tutto il territorio nazionale non solo salverebbe vite, ma genererebbe anche ulteriori benefici economici.

Il progetto Lion, quindi, non solo offre una visione chiara dell’impatto delle terapie immunoncologiche, ma sottolinea anche l’importanza di un accesso equo alle cure per tutti i pazienti oncologici in Italia.

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