Prima cistifellea asportata in anestesia locale: l’intervento chirurgico all’Ospedale di Frascati

Presso l‘Ospedale di Frascati nel territorio della Asl Roma 6, si è avvenuto con successo il primo intervento chirurgico nella Regione Lazio di asportazione della cistifellea in anestesia locale.

Si tratta di una rivoluzione nell’ambito della chirurgia generale che supera la rigida “condicio sine qua non” che per eseguire una procedura di laparoscopia, è necessario eseguire un’anestesia generale con intubazione. Ora nel Lazio è possibile e si apre un nuovo percorso di presa in carico di pazienti con quadri clinici complessi per cui l’anestesia generale risulterebbe molto rischiosa.
Ma veniamo ai fatti. Al San Sebastiano è stata effettuata una colecistectomia laparoscopica in anestesia locoregionale a una signora di 74 anni, già plurioperata all’addome e con diverse comorbilità tra cui cardiopatia ischemica ed ipertensiva, insufficienza respiratoria e inoltre impossibilitata a camminare a causa di una grave forma di artrosi.

Considerando il complesso quadro di salute della paziente e le ricorrenti coliche epatiche dovute a una colecistite, l’équipe chirurgica e anestesiologica dell’ospedale ha adottato un approccio innovativo. Nonostante si trattasse di un intervento laparoscopico, che tradizionalmente richiederebbe l’anestesia generale, i medici hanno deciso di optare per l’anestesia locoregionale. Questa scelta è stata possibile grazie all’esperienza maturata dall’équipe in precedenti interventi laparotomici di chirurgia maggiore eseguiti con l’anestesia locale.

Grande soddisfazione, in merito alla tecnica Anestesiologica, è stata espressa sia dalla paziente che dal chirurgo Dr. Massimiliano Boccuzzi, Direttore della UOC di Chirurgia Generale e dal suo aiuto Dr Angelo Torcasio insieme al direttore del servizio anestesia dott. Benedetto Alfonsi.

L’intervento di colecistectomia laparoscopica è durato 60 minuti e si è caratterizzato per alcune scelte tecniche mirate a ridurre l’impatto sulla paziente. In particolare, i chirurghi hanno adottato un pneumoperitoneo (insufflazione di gas nell’addome) ridotto, passando da 12 mmHg a soli 8 mmHg. Questo ha comportato un campo operatorio leggermente più ristretto, ma ha permesso di evitare la curarizzazione (paralisi muscolare) della paziente. Queste accortezze hanno richiesto un elevato livello di esperienza e coordinamento tra l’équipe anestesiologica, chirurgica e infermieristica. Grazie alla loro profonda sinergia e competenza tecnica, i medici sono riusciti a eseguire l’intervento laparoscopico in maniera delicata e sicura, nonostante le condizioni di salute particolarmente complesse della paziente.

Di fatto operare in laparoscopica in anestesia locale evita il presentarsi delle complicazioni dovute all’operazione chirurgica con anestesia generale, c’è una minore occupazione della sala operatoria e i tempi di ripresa del paziente si accorciano.

La signora infatti ha avuto una ottima ripresa post operatoria ed è stata dimessa il secondo giorno. A distanza di meno di un mese dall’operazione è in buona salute. Grazie alla tecnologia e la fiducia messa a disposizione dalla direzione strategica della Asl Roma 6,l’ Unità Operativa Complessa (Uoc) di Chirurgia Generale dell’Ospedale San Sebastiano di Frascati ha dato inizio, per la prima volta nella Regione Lazio a un innovativo studio prospettico per le colecistectomie laparoscopiche con comorbilità eseguite in anestesia locoregionale.

“Da diversi anni – dichiara il dottor Massimiliano Boccuzzi – presso il nostro presidio ci siamo prodigati, Chirurghi ed Anestesisti, all’affinamento di tecniche, che ci possano condurre ad una sensibile riduzione dei rischi operatori e delle complicanze, nei pazienti anziani e nei pazienti con gravi comorbilità, con il fine di raggiungere questo traguardo. Un grande ringraziamento agli anestesisti, ai miei chirurghi ed alla professionalità e all’affiatamento degli infermieri ed OSS del blocco operatorio e del reparto di degenza dell’area chirurgica che con competenza e grande umanità seguono i pazienti nel blocco operatorio e nel reparto di degenza”.

Non sono mancati i complimenti della direzione della Asl Roma 6: ”Siamo orgogliosi – hanno detto il Commissario Straordinario della Asl Roma 6 dott. Francesco Marchitelli e il Direttore Sanitario dott. Vincenzo Carlo La Regina – per l’importante traguardo raggiunto qui all’ospedale di Frascati che servirà per rivoluzionare questa tipologia di interventi chirurgici riuscendo a curare anche pazienti con quadri molto complessi. Adesso è necessario continuare a coltivare questa tecnica e trasmetterla per garantire un nuovo futuro approccio chirurgico in questo campo”.

 

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