Prestazioni sanitarie in farmacia: il Tar Sicilia accoglie il ricorso di Uap e Anmed dichiarandole illegittime

Il Tar della Sicilia accoglie il ricorso di Anmed e Uap, limitando le prestazioni sanitarie delle farmacie e sottolineando l’importanza delle strutture sanitarie accreditate.

Il Tar della Sicilia ha recentemente accolto il ricorso presentato da Anmed (Associazione nazionale di medicina, diagnostica, salute e benessere) e Uap (Unione nazionale ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata) riguardo alla tutela del diritto alla salute. La sentenza, emessa il 22 aprile 2025, è stata patrocinata dallo studio legale Minnella e Coppa, con gli avvocati Paolo Rossi, Alberto Pepe, Vincenzo Minnella e Davide Di Paola a rappresentare le due associazioni.

Riconoscimento del ruolo delle strutture sanitarie

Secondo quanto riportato in una nota congiunta di Uap e Anmed, la decisione del Tar ha messo in evidenza l’importanza cruciale delle strutture sanitarie accreditate, le quali operano in conformità con le normative vigenti e rispettano i 420 requisiti necessari per garantire una medicina di precisione. Con questa sentenza, il Tar ha accolto le richieste di Anmed e Uap, stabilendo che le farmacie possono fornire esclusivamente prestazioni di autocontrollo.

Sentenza contro le prestazioni sanitarie esterne

In un’altra parte della sentenza, il Tar ha dichiarato illegittima la possibilità per le farmacie di effettuare prestazioni sanitarie a carico del Servizio sanitario nazionale (Ssn) in locali esterni rispetto alla sede della farmacia. Questa decisione ha annullato una nota dell’assessorato regionale della Salute, che autorizzava tale pratica, ritenuta anticipatoria di una riforma normativa non ancora approvata, il “Ddl semplificazioni 2024“. Secondo il Tar, non esistono norme statali attualmente in vigore che consentano alle farmacie di svolgere attività sanitarie in spazi esterni, ad eccezione di alcune attività specifiche, come la somministrazione di vaccini e tamponi, definite dalla legge.

Limitazioni per le farmacie

La sentenza chiarisce che le farmacie possono effettuare solo test di autocontrollo e alcune attività di prevenzione all’interno dei propri locali, in conformità con il decreto legislativo n. 153 del 2009. Non è consentito trasformare le farmacie in ambulatori o eseguire esami diagnostici simili a quelli delle strutture sanitarie accreditate, che sono soggetti a rigorose autorizzazioni. La decisione del Tar sottolinea l’importanza della tutela della salute e della necessità di rispettare le normative e le garanzie previste per tutti gli operatori del settore, evitando scorciatoie o trattamenti di favore.

La sentenza rappresenta un passo significativo nel garantire che le prestazioni sanitarie siano erogate in un contesto regolamentato, a beneficio della salute pubblica e della sicurezza dei cittadini.

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