Le recenti affermazioni del segretario alla Salute degli Stati Uniti, Robert F. Kennedy Jr., hanno suscitato un acceso dibattito sui social media, in particolare riguardo al tema dell’autismo. Il 18 aprile 2025, Kennedy ha dichiarato che l’autismo è una condizione prevenibile e ha attribuito un aumento dei tassi di autismo nei bambini statunitensi a presunte tossine ambientali, affermazioni che sono state prontamente contestate da esperti del settore.
Kennedy ha descritto l’autismo come una malattia che “distrugge le famiglie”, sostenendo che i bambini affetti da questo disturbo non avranno mai la possibilità di contribuire alla società. Durante il suo intervento, ha affermato: “Questi ragazzi non pagheranno mai le tasse. Non avranno mai un lavoro. Non giocheranno mai a baseball. Non scriveranno mai una poesia. Non usciranno mai per un appuntamento”. Questa retorica ha generato un’ondata di indignazione, in particolare tra le famiglie con membri affetti da autismo, che hanno messo in discussione la visione limitata espressa dal segretario.
Le reazioni sui social media
Le dichiarazioni di Kennedy hanno scatenato una reazione immediata e forte sui social network. Molti utenti hanno condiviso immagini di ragazzi autistici in contesti lavorativi o mentre praticano sport, per dimostrare che le affermazioni del segretario non riflettono la realtà. Alcuni hanno anche condiviso storie personali, evidenziando i successi e le capacità delle persone autistiche, contraddicendo l’idea che non possano vivere una vita piena e soddisfacente.
Tra le reazioni più significative, quella di Roberto Burioni, ordinario di Microbiologia e Virologia presso l’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, che ha commentato su X: “È molto grave che il ministro della Salute Usa parli di persone affette da disturbi dello spettro autistico come persone che ‘non sapranno usare da soli una toilette’, dimostrando un’ignoranza abissale al riguardo”. Questo tipo di commenti ha messo in luce la necessità di una maggiore sensibilità e comprensione riguardo all’autismo e alle sue sfide.
Le opinioni degli esperti
Secondo quanto riportano i media statunitensi, Kennedy ha affermato che l’esposizione a sostanze ambientali potrebbe essere una delle cause dell’incremento dei casi di autismo. Ha menzionato che verranno analizzati diversi fattori, tra cui muffe, additivi alimentari, pesticidi, acqua, medicinali, ultrasuoni e obesità. Tuttavia, esperti come Alison Singer, presidente dell’Autism Science Foundation, hanno contestato queste affermazioni, sottolineando l’importanza delle evidenze scientifiche che indicano una forte componente genetica nell’insorgenza dell’autismo.
Singer ha dichiarato che in circa il 20% dei casi di autismo è possibile identificare una variante genetica che spiega il disturbo. Ha anche evidenziato che, sebbene i geni non siano l’unica spiegazione, le interazioni tra mutazioni genetiche e fattori ambientali potrebbero contribuire allo sviluppo di tratti autistici. Recenti ricerche hanno suggerito che l’esposizione delle madri all’inquinamento atmosferico potrebbe essere correlata a un aumento del rischio di autismo nei bambini.
Le affermazioni di Kennedy hanno quindi riaperto un dibattito importante su un tema delicato, evidenziando la necessità di un confronto basato su evidenze scientifiche e una maggiore consapevolezza sociale riguardo all’autismo e alle sue complessità.
