Il 24 aprile 2025, l’oncologo Gianni Amunni ha rilasciato un’intervista all’Adnkronos Salute, sottolineando l’importanza di un cambiamento radicale nell’approccio alla spesa sanitaria nel campo dell’oncologia. Amunni, coordinatore scientifico dell’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica della Regione Toscana (Ispro), ha affermato che la sostenibilità del sistema sanitario richiede una transizione dal concetto di spesa a quello di investimento. Secondo lui, le risorse destinate alla cura dei pazienti non devono essere viste solo come costi, ma piuttosto come investimenti che contribuiscono a salvare vite e a prolungare la produttività dei pazienti.
Il concetto di cronicizzazione nella malattia oncologica
Amunni ha evidenziato come la cronicizzazione delle malattie oncologiche possa influenzare positivamente l’economia. Ha spiegato che un paziente che riesce a vivere più a lungo e in buona salute tende a ricoverarsi meno e a utilizzare meno i servizi di previdenza sociale. Questo non solo migliora la qualità della vita del paziente, ma contribuisce anche al pagamento delle tasse, rendendo il paziente stesso un fattore economico positivo per la società. L’oncologo ha richiamato l’attenzione sul progetto Lion, avviato nel 2023, il quale ha come obiettivo quello di valutare l’impatto dell’immunoncologia sulla mortalità e sulla produttività dei pazienti affetti da tumori della pelle, polmoni e reni.
Il ruolo dell’immunoncologia
Dal 2013, l’immunoncologia ha rappresentato un cambiamento significativo nel trattamento dei tumori. Amunni ha spiegato che questo approccio si basa sulla relazione tra il sistema immunitario e il tumore. I tumori tendono a svilupparsi più facilmente quando il sistema immunitario è compromesso, come nel caso di soggetti immunodepressi. L’immunoterapia, una branca dell’immunoncologia, utilizza farmaci che potenziano il sistema immunitario per combattere specifici tipi di tumori.
L’oncologo ha anche menzionato che alcuni farmaci di nuova generazione si sono dimostrati particolarmente efficaci nel trattamento di tumori avanzati, come il melanoma, il cancro ai polmoni e i tumori renali. Questi farmaci hanno portato a risultati sorprendenti, consentendo ai pazienti di vivere più a lungo e in condizioni migliori rispetto al passato, quando non esistevano opzioni terapeutiche efficaci per tali condizioni.
Prospettive future e impatto economico
Amunni ha concluso la sua analisi sottolineando l’importanza di considerare non solo i costi immediati dei trattamenti oncologici, ma anche i benefici a lungo termine che derivano da un approccio basato sull’investimento nella salute dei pazienti. La capacità di prolungare la vita e migliorare la qualità della vita dei pazienti oncologici non solo ha un valore umano, ma rappresenta anche un vantaggio economico per la società nel suo complesso. La sfida per il futuro sarà quella di continuare a investire in queste nuove terapie e di misurare i risultati ottenuti, affinché il sistema sanitario possa evolvere in modo sostenibile e responsabile.
