Roma, inaugurata la culla Ninna Ho al Policlinico Gemelli: un aiuto contro l’abbandono neonatale

Al Policlinico Gemelli nasce la culla Ninna ho per offrire un’alternativa sicura alle mamme che non possono occuparsi del neonato.

Roma, 3 ottobre – Presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma è stata inaugurata oggi la culla per la vita “ninna ho”, un progetto nazionale nato nel 2008 per contrastare l’abbandono neonatale e l’infanticidio. L’iniziativa è frutto della collaborazione tra la Fondazione Francesca Rava – NPH Italia ETS e la Fondazione KPMG Italia ETS, con il patrocinio della Società Italiana di Neonatologia (SIN) e della Società Italiana di Pediatria (SIP).

La culla, situata accanto al Pronto Soccorso Pediatrico del Policlinico Gemelli, offre un luogo sicuro dove le mamme in difficoltà possono affidare i loro neonati in totale anonimato. Il personale sanitario, composto da neonatologi e pediatri, è pronto ad accogliere e prendersi cura dei bambini.

Pronto soccorso pediatrico del Gemelli
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Il significato di “ninna ho”

Ninna ho rappresenta una risposta concreta all’escalation di abbandoni neonatali e infanticidi, come dimostrano recenti episodi di cronaca. L’iniziativa mira a far conoscere la normativa italiana (DPR 396/2000), che permette alle madri in difficoltà di partorire in anonimato e sicurezza negli ospedali pubblici. Attraverso l’installazione delle culle termiche negli ospedali, ninna ho offre un’alternativa per le madri che si trovano costrette a separarsi dai propri bambini, evitando gesti estremi come l’abbandono in strada o nei cassonetti.

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Un gesto d’amore e di responsabilità

Monsignor Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha sottolineato l’importanza di questo progetto in un contesto storico di crisi globale, affermando: “In un tempo in cui la vita ci sfugge tra le dita, è fondamentale ribadire il valore di ogni esistenza umana, soprattutto quella dei più fragili”.

Anche Marco Elefanti, Direttore Generale del Policlinico Gemelli, ha ribadito che la culla rappresenta un atto di grande responsabilità da parte delle madri in difficoltà, poiché preserva la vita del neonato: “Ringrazio la Fondazione Francesca Rava, la Fondazione KPMG e tutti gli operatori sanitari che sono protagonisti di questo progetto”.

Una culla sicura e tecnologica

La culla è stata progettata per garantire sicurezza e anonimato alle madri, come spiegato da Antonio Chiaretti, Responsabile del Pronto Soccorso Pediatrico del Policlinico Gemelli: “La culla è dotata di dispositivi di sicurezza, riscaldamento e monitoraggio h24, garantendo un pronto intervento medico per la salvaguardia del neonato”.

Un impegno sociale per il futuro

Mariavittoria Rava, Presidente della Fondazione Francesca Rava, ha espresso preoccupazione per il fenomeno dell’abbandono neonatale, affermando che ninna ho intende lanciare un messaggio forte: “Esiste una legge che permette alle donne di partorire in sicurezza e anonimato. Tutti possiamo diventare ambasciatori di questo messaggio e garantire alle future mamme il supporto di cui hanno bisogno”.

Raoul Bova, volontario della Fondazione, ha concluso: “Dobbiamo unire le forze per contrastare il gravissimo fenomeno dell’abbandono neonatale e diffondere il messaggio di ninna ho”.

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