Con l’avvicinarsi della notte più attesa dai bambini, quella di Babbo Natale, si riaccende la magia che accompagna questo momento speciale. Ma come mantenerla viva? E come gestire i primi dubbi sull’esistenza del barbuto e simpatico signore vestito di rosso?
Secondo il pediatra Italo Farnetani, professore all’Università Ludes-United Campus of Malta, l’età della “svolta”, quando i bambini iniziano a non credere più in Babbo Natale, si colloca intorno agli otto anni. “Già dai 6 anni alcuni bambini possono avere dubbi, anche se in percentuale ridotta. Il consiglio è di confermare l’esistenza di Babbo Natale fino ai 7 anni, mentre dai 7 agli 8 è opportuno confermarla ma senza insistere troppo. Dopo gli otto anni, quando i dubbi diventano più concreti, si può rivelare la verità”.
Farnetani sottolinea l’importanza di gestire con delicatezza questa fase, che per alcuni bambini può essere un po’ traumatica. “Se i genitori non sono attenti, potrebbero perdere parte della loro autorevolezza per essere stati portatori di una bugia. È quindi cruciale trovare il giusto equilibrio tra alimentare la magia e preparare i bambini alla verità”.
Un altro aspetto da considerare riguarda le apparizioni di Babbo Natale travestito. Farnetani spiega che “questo piace sempre, anche ai ragazzi più grandi che non ci credono più. La figura di Babbo Natale conserva il potere di evocare la magia del Natale, e vedere il simpatico signore che porta i doni è sempre un momento piacevole e speciale”.
Il pediatra consiglia quindi ai genitori di non rinunciare a creare la magia natalizia, indipendentemente dall’età dei figli. “Anche se i bambini sono cresciuti, il Natale resta un’occasione per condividere gioia e tradizione in famiglia”.
La notte dei regali si avvicina: Babbo Natale può essere, a qualsiasi età, un messaggero di felicità e di quella magia unica che rende il Natale indimenticabile.
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