Meraviglioso traguardo: l’Italia raggiunge 900 tonnellate di plasma raccolto nel 2024

Nel 2024, l’Italia supera le 900 tonnellate di plasma raccolto, avvicinandosi all’autosufficienza nella produzione di medicinali plasmaderivati grazie all’impegno dei donatori e delle associazioni.
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Nel 2024, l’Italia celebra un importante traguardo nel settore della donazione del plasma, superando le 900 tonnellate raccolte. Grazie alla dedizione dei donatori e alla collaborazione delle associazioni, il Paese si avvicina sempre di più all’obiettivo di autosufficienza nella produzione di medicinali plasmaderivati. La Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue ha pubblicato i dati recenti, rivelando un aumento significativo rispetto agli anni precedenti, un segnale fondamentale per il sistema sanitario nazionale.

Una crescita costante nella raccolta del plasma

Secondo la nota diramata da Fidas, nel 2024 sono stati inviati all’industria 906.938 chili di plasma per la produzione di medicinali plasmaderivati. Questo rappresenta un incremento del 3% rispetto ai 880.000 chili conferiti nel 2023. Ad affiancare questa cifra, ci sono ulteriori 15.141 chili di plasma destinati alla produzione di plasma ad uso clinico di grado farmaceutico, un aspetto cruciale per garantire terapie efficaci per i pazienti.

L’analisi del dato evidenzia che in Italia sono stati conferiti al frazionamento industriale circa 15,4 chili di plasma per ogni 1.000 abitanti. Questo numero è in crescita rispetto agli 14,9 chili dello scorso anno, avvicinandosi all’obiettivo strategico di 18 chili per 1.000 abitanti. Raggiungere questo target è di vitale importanza per l’indipendenza del Paese dall’importazione di immunoglobuline, sostanze essenziali nella produzione di farmaci salvavita.

La Fidas ha accolto con soddisfazione questo risultato, riconoscendo l’impegno dei donatori e dei volontari nella lotta per l’autosufficienza. Giovanni Musso, presidente nazionale di Fidas, ha sottolineato che “il miglioramento dei dati non è solo un numero, ma un passo verso il futuro del sistema sanitario italiano.”

Il plasma: una risorsa preziosa per la salute

Il plasma è la parte liquida del sangue ed è fondamentale per la produzione dei medicinali plasmaderivati, essenziali per numerosi trattamenti sanitari. Tra questi, spiccano l’Albumina e le Immunoglobuline, utilizzate nel trattamento di diverse malattie e condizioni di salute critiche. La donazione di plasma può avvenire sia attraverso la donazione di sangue intero che tramite plasmaferesi, un processo che permette di separare il plasma dagli altri componenti del sangue.

Tuttavia, nonostante questi progressi, l’Italia non riesce ancora a coprire completamente il fabbisogno di plasma per soddisfare tutte le necessità dei pazienti. Il Servizio Sanitario Nazionale deve quindi spesso rivolgersi al mercato estero per procurarsi i medicinali necessari. Questa dipendenza dai fornitori internazionali mette a rischio la stabilità del sistema sanitario nazionale e potrebbe esporre il Paese a carenze e difficoltà in situazioni critiche.

Territori virtuosi e impegno collettivo

Numerosi territori italiani hanno mostrato un impegno significativo nella raccolta del plasma nel 2024. Le province autonome di Trento e Bolzano si sono distinte con un aumento rispettivo dell’9% e 8%, seguite dalle regioni Basilicata e Piemonte, entrambe in crescita dell’8%, e l’Emilia-Romagna con un +7%. Questo dimostra come la cooperazione e l’impegno delle comunità locali stiano facendo la differenza, contribuendo a un risultato che va oltre il semplice numero.

Tali risultati sono il frutto di campagne di sensibilizzazione e di un’educazione continua sulla donazione del plasma, che porta gli italiani ad avvicinarsi sempre di più a questo gesto altruistico. Le iniziative di Fidas e di altre organizzazioni hanno creato una rete di supporto e informazione per incoraggiare le persone a diventare donatori. Con l’auspicio che il trend positivo continui, il Paese può sperare di ridurre la propria dipendenza dalle importazioni estere e ottenere una maggiore autosufficienza.

In questo contesto, il ruolo delle associazioni e dei volontari è cruciale per stimolare e promuovere la donazione. Il costante aumento delle quantità di plasma raccolte offre infatti una nuova speranza per il sistema sanitario nazionale, che deve lavorare insieme per garantire un accesso equo e sicuro alle terapie vitali.

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