Secondo un’indagine di Altroconsumo, quasi la metà degli italiani (48%) esprime un giudizio negativo sulle prestazioni offerte dalle Asl. Le liste d’attesa per visite specialistiche rappresentano una delle principali criticità, con ben l’80% degli intervistati che si dichiara insoddisfatto. Questo dato, in aumento del 19% rispetto al 2019, evidenzia una problematica cronica, ulteriormente aggravata dalla mancanza di servizi di assistenza domiciliare adeguati, che registrano livelli di soddisfazione al minimo storico.
Pronto Soccorso sotto pressione: attese e accessi non urgenti
Anche il Pronto Soccorso non se la passa meglio: il 39% dei cittadini intervistati si dichiara insoddisfatto del servizio. Le criticità più segnalate includono lunghe attese per ricevere assistenza, condizioni spesso precarie delle sale d’attesa e lentezza nella consegna dei risultati degli esami. Un aspetto preoccupante è che il 64% degli accessi riguarda codici bianchi o verdi, evidenziando l’inadeguatezza dell’assistenza territoriale e il conseguente sovraccarico delle strutture di emergenza.
Medici di base: un pilastro che inizia a scricchiolare
Nonostante continuino a rappresentare un punto di riferimento importante, anche i medici di base iniziano a risentire delle criticità del sistema. Il livello di soddisfazione generale scende al 55%, con una diminuzione di tre punti percentuali rispetto al 2019. La difficoltà di ottenere un appuntamento rapido è una delle problematiche principali: solo il 39% degli utenti riesce a essere visitato nello stesso giorno o in quello successivo, contro il 65% di cinque anni fa.
Disparità territoriali: un’Italia a due velocità
L’indagine mette in evidenza un forte divario tra Nord e Sud. Regioni come Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia registrano livelli di soddisfazione intorno alla sufficienza, mentre Sardegna, Abruzzo e Basilicata si collocano agli ultimi posti. Questo squilibrio evidenzia una preoccupante disuguaglianza nell’accesso ai servizi sanitari, penalizzando gravemente le regioni meridionali.
Interventi urgenti per salvare il Servizio Sanitario Nazionale
Altroconsumo sottolinea l’urgenza di un’azione strutturale per rilanciare il Servizio Sanitario Nazionale. Tra le priorità indicate, la riduzione delle liste d’attesa, il potenziamento dell’assistenza domiciliare e il miglioramento dell’accesso ai medici di base rappresentano gli interventi più richiesti. Inoltre, è fondamentale garantire un’equità territoriale per superare le disparità regionali e offrire a tutti i cittadini lo stesso livello di cura.
Il SSN è dunque una risorsa preziosa, ma rischia di essere compromessa da anni di definanziamento e cattiva programmazione. È tempo di agire per salvaguardare un diritto fondamentale, assicurando un futuro alla sanità pubblica italiana.
Perla Tegofenti è una giornalista-blogger italiana specializzata nei settori del food e della salute, temi interconnessi che affronta con competenza e passione. Attraverso i suoi articoli, esplora l’importanza di una corretta alimentazione per il benessere e promuove stili di vita sani e consapevoli.