Nell’ambito della medicina oncologica, l’attenzione verso i tumori eredo-familiari sta crescendo, grazie all’iniziativa congiunta di Aiom e Fondazione Aiom. Questa campagna si propone non solo di aumentare la consapevolezza riguardo a queste specifiche forme di cancro, ma anche di migliorare il percorso diagnostico-terapeutico coinvolgendo pazienti, famiglie e caregiver. La presentazione della campagna, avvenuta durante il 26esimo congresso nazionale Aiom a Roma, ha sottolineato l’importanza della formazione degli operatori nel settore sanitario, con l’introduzione di teleconsulti con psico-oncologi.
La campagna ‘I tumori eredo-familiari’
La campagna ‘I Tumori Eredo-Familiari‘ è stata progettata per informare e sensibilizzare la popolazione sui tumori con base genetica. Queste forme di cancro, come quelli legati alle mutazioni nei geni BRCA, possono avere un significativo impatto sulla salute dei soggetti a rischio e delle loro famiglie. Alessandra Dorigo, Head of Oncology di AstraZeneca Italia, ha rimarcato come questo progetto rappresenti una risposta concreta al bisogno di ampliare i controlli medici per intercettare e monitorare queste patologie. L’obiettivo primario è fornire informazioni accurate e aggiornate che possano aiutare le persone a riconoscere i segnali di allerta e a cercare consulti medici tempestivi.
Le varie attività previste dalla campagna includono iniziative educative e di sensibilizzazione attraverso eventi e materiali informativi, mirate non solo a pazienti e familiari, ma anche a professionisti del settore che avranno accesso a contenuti formativi utili. Questo approccio multidisciplinare è indispensabile per creare una rete di supporto sia per chi affronta personalmente la malattia, sia per i loro cari, che spesso si trovano in un ruolo di caregiver senza avere la formazione adeguata.
Teleconsulti con psico-oncologi
Un aspetto innovativo della campagna è l’introduzione dei teleconsulti con psico-oncologi, una risorsa fondamentale per il supporto psicologico dei pazienti e delle loro famiglie. Questi professionisti della salute mentale saranno formati per aiutare gli oncologi clinici nella comunicazione delle diagnosi. L’obiettivo è quello di migliorare l’interazione tra medici e pazienti, facilitando la comprensione delle informazioni mediche e riducendo l’ansia legata a una diagnosi di cancro. Gli psico-oncologi forniranno strumenti e strategie per gestire efficacemente la comunicazione in ambito familiare, permettendo ai pazienti di affrontare la malattia con maggiore consapevolezza e supporto.
AstraZeneca ha posto particolare enfasi sul fatto che la ricerca non si ferma solo alle mutazioni BRCA, ma si estende a molte altre alterazioni oncotipiche. L’azienda, oltre a essere attiva nel campo della terapia farmacologica, si impegna anche nella formazione e nel supporto dei professionisti sanitari, affinché possano offrire un’assistenza complessiva ai pazienti, garantendo così un’accesso a una cura più olistico e mirata.
Il futuro della diagnosi e della cura
Durante il congresso nazionale Aiom, il tema centrale è stato presentato con una visione ottimistica per il futuro dei pazienti con tumori eredo-familiari. Il titolo ‘Occhi al futuro‘ sintetizza l’auspicio di un’epoca in cui la diagnosi precoce e cure sempre più personalizzate possano migliorare drasticamente le probabilità di sopravvivenza per questi pazienti. La sinergia tra le istituzioni, le aziende farmaceutiche e le associazioni no profit è fondamentale per affrontare questa sfida.
In questo contesto, l’impegno di AstraZeneca evidenzia quanto la collaborazione sia essenziale per ottenere risultati positivi. L’efficacia della campagna e dei nuovi strumenti implementati come i teleconsulti con psico-oncologi segna un importante passo avanti nel miglioramento della qualità della vita dei pazienti e nel supporto delle loro famiglie. L’incontro tra sensibilizzazione, ricerca e formazione dei professionisti della salute rappresenta quindi un modello da seguire nella lotta contro i tumori eredo-familiari, aprendo la strada a un approccio sempre più integrato e sostenibile nel trattamento di queste affezioni.