Innovazione e ricerca alla Fondazione Bietti: dalla tecnologia 3D al trattamento del cheratocono

La Fondazione G.B. Bietti, unico IRCCS oftalmologico in Italia, si distingue per tecnologie avanzate, ricerca d’eccellenza e nuove soluzioni per il cheratocono.
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Roma, 16 dicembre 2024 – La Fondazione G.B. Bietti, unico IRCCS italiano dedicato all’oftalmologia, celebra due anni dall’accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale, confermandosi come un polo di eccellenza nella cura, ricerca e innovazione tecnologica. Situata a Roma e sostenuta dalla Fondazione Roma, la struttura ha raggiunto numeri significativi: un centinaio di trapianti di cornea e oltre 200 interventi sul glaucoma, compresa l’applicazione delle valvole antiglaucomatose.

Il cross-linking corneale per il cheratocono

Dal gennaio 2025, la Fondazione Bietti offrirà la possibilità di sottoporsi al cross-linking corneale, unica terapia attualmente disponibile per il trattamento del cheratocono, una patologia rara e degenerativa che colpisce la cornea, manifestandosi prevalentemente nell’adolescenza. Questo approccio rappresenta un’importante novità per il Servizio Sanitario Regionale del Lazio.

Chirurgia in 3D: precisione e innovazione

Tra le innovazioni più significative della Fondazione, spicca l’utilizzo della chirurgia oftalmica in 3D, supportata da un microscopio digitale avanzato. “Grazie a questa tecnologia – spiega il dott. Tommaso Rossi, direttore dell’Unità Complessa di Oftalmologia – il chirurgo può visualizzare in tridimensione l’area d’intervento su uno schermo da 55 pollici, migliorando la precisione su campi estremamente ristretti, come la macula e la rétina, di soli 1-1,5 millimetri”.

La tecnologia 3D consente una visualizzazione ingrandita, simile a quella di un palmo della mano, offrendo enormi vantaggi nel trapianto di cornea e negli interventi sulla rétina. Tuttavia, richiede costi elevati e una formazione specifica per i chirurghi.

Ricerca e produzione scientifica

Oltre alla cura, la Fondazione G.B. Bietti è un riferimento nella ricerca scientifica, con quasi 100 progetti in corso e una produzione annua di circa 130 pubblicazioni internazionali. Gli studi spaziano dalla bioingegneria alla neuroftalmologia, con una particolare attenzione alla rétina medica e alle maculopatie.

Tra i progetti di rilievo, figurano quelli finanziati dal PNRR e dal Ministero della Salute, volti a innovare il trattamento delle patologie oftalmiche e a rispondere alle sfide dell’invecchiamento. “Cura e ricerca sono inscindibili – sottolinea il dott. Rossi – e la nostra mission è essere il braccio operativo del Servizio Sanitario Nazionale, combinando assistenza d’eccellenza e innovazione”.

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