In Italia le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte: evento Anmco a Firenze

Firenze ospiterà il congresso Lipids and Cardiometabolic Care 2025, focalizzato su terapie e prevenzione delle malattie cardiovascolari, con esperti che discuteranno innovazioni e fattori di rischio.

Il 2 e 3 aprile 2025, Firenze ospiterà il Lipids and Cardiometabolic Care 2025, un importante congresso organizzato dall’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO). Questo evento, giunto alla sua terza edizione, si propone di affrontare le ultime novità riguardanti le terapie e la prevenzione delle malattie cardiovascolari, che continuano a rappresentare la prima causa di morte in Italia. L’incontro si svolgerà presso il Centro Congressi Al Duomo, in collaborazione con la Società Italiana per lo Studio dell’Aterosclerosi e con il patrocinio dell’American College of Cardiology, una delle più prestigiose società scientifiche cardiologiche a livello mondiale.

La situazione attuale delle malattie cardiovascolari in italia

Le malattie cardiovascolari, nonostante i progressi significativi nel trattamento e nella prevenzione, continuano a causare circa 230.000 decessi all’anno in Italia. Di questi, circa 47.000 sono attribuibili a un controllo inadeguato del colesterolo. Il dottor Furio Colivicchi, past president dell’ANMCO e direttore della Cardiologia clinica e riabilitativa dell’ospedale San Filippo Neri di Roma, sottolinea l’importanza di monitorare i livelli di colesterolo, in particolare il colesterolo LDL, che può portare a gravi problemi di salute. Colivicchi evidenzia che persone con diabete o precedenti problemi cardiaci devono prestare particolare attenzione a questi valori. Adottare uno stile di vita sano, che include una dieta equilibrata e attività fisica regolare, è fondamentale per ridurre il rischio cardiovascolare.

Innovazioni nelle terapie cardiovascolari

Durante il congresso, verranno presentate le strategie più recenti per la gestione dell’ipercolesterolemia, riconosciuta come un fattore chiave nella prevenzione delle malattie cardiovascolari aterosclerotiche. Colivicchi spiega che l’introduzione di farmaci biologici ipolipemizzanti ha portato a una significativa riduzione degli eventi cardiovascolari e che le Linee Guida della Società Europea di Cardiologia raccomandano di raggiungere obiettivi ambiziosi di colesterolo LDL nei pazienti ad alto rischio. Nonostante ciò, studi recenti hanno dimostrato che esiste ancora un rischio cardiovascolare residuo, evidenziando la necessità di interventi più tempestivi e l’importanza di considerare anche altri fattori aterogeni, come i trigliceridi e la lipoproteina(a).

L’impatto dell’obesità e del diabete

Il congresso si concentrerà anche sull’obesità e sul diabete, due malattie che rappresentano fattori di rischio significativi per le malattie cardiovascolari e la malattia renale cronica. Fabrizio Oliva, presidente dell’ANMCO e direttore della Cardiologia 1 dell’ospedale Niguarda di Milano, parlerà delle recenti innovazioni farmacologiche, come gli inibitori SGLT2 e gli agonisti del recettore GLP-1, che si sono dimostrati efficaci nel migliorare il controllo glicemico nei pazienti con diabete di tipo 2 e nel ridurre gli eventi cardiovascolari avversi. Oliva evidenzia che i risultati di studi recenti presentati all’American College of Cardiology hanno mostrato una riduzione significativa degli eventi cardiovascolari nei pazienti trattati con agonisti del recettore GLP-1, sottolineando l’importanza di queste terapie anche per i pazienti obesi o in sovrappeso.

Il Lipids and Cardiometabolic Care 2025 rappresenta quindi un’importante occasione di aggiornamento e confronto per i professionisti del settore, con l’obiettivo di migliorare la gestione delle malattie cardiovascolari e promuovere una maggiore consapevolezza sui fattori di rischio associati.

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