Il costo della mancata aderenza alle terapie: un onere di due miliardi per il Servizio Sanitario Nazionale

Il Servizio Sanitario Nazionale italiano spende due miliardi di euro annualmente per la scarsa aderenza alle terapie, mentre un tavolo tecnico mira a migliorare la situazione attraverso innovazioni tecnologiche e farmacogenetica.
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Ogni anno, il Servizio Sanitario Nazionale italiano affronta una spesa ingente di circa due miliardi di euro a causa della mancata aderenza alle terapie prescritte. Questo problema si riverbera non solo sui costi assistenziali, ma anche su quelli sociali, in particolare per quanto riguarda la perdita di produttività lavorativa. Secondo un rapporto di OsMed, quasi un anziano su tre è costretto a gestire una terapia con dieci o più farmaci, mentre ben il 68% dei soggetti in questa fascia di età assume almeno cinque medicinali nel corso dell’anno.

L’importanza del tavolo tecnico su medicina di precisione e prescrittomica

Per affrontare questi temi, ha preso avvio un tavolo tecnico presso l’Agenzia Italiana del Farmaco, composto da società scientifiche, rappresentanti delle professioni sanitarie e accademici esperti del settore. L’obiettivo della collaborazione è di preparare una relazione finale entro un anno, con l’intento di migliorare l’aderenza alle Terapie. Questo nuovo approccio si basa su ricerche che integrano anche l’uso di intelligenza artificiale e social network, per garantire un monitoraggio più efficace delle terapie.

Le cause della bassa aderenza alle terapie

Durante l’inaugurazione dei lavori, il presidente dell’AIFA, Robert Nisticò, ha dichiarato che molti trattamenti non portano ai risultati auspicati a causa della scarsa aderenza e persistenza da parte dei pazienti. Questo fenomeno non solo danneggia la salute, ma rappresenta anche uno spreco di risorse. La complessità delle terapie per i pazienti politerapici rappresenta una sfida significativa per i medici, che faticano a tenere sotto controllo le interazioni tra diversi farmaci, aumentando così il rischio di effetti collaterali e scarsa tollerabilità.

L’utilizzo della farmacogenetica e dell’intelligenza artificiale

Nisticò ha sottolineato l’importanza della farmacogenetica e dell’intelligenza artificiale per migliorare l’aderenza alle terapie. Studi recenti dimostrano che l’integrazione dell’IA per monitorare le terapie, inviare promemoria personalizzati e fornire supporto in tempo reale potrebbe aumentare l’aderenza fino al 20%. Tale miglioramento risulta in un incremento del 40% nella qualità della vita e del 20% nella sopravvivenza dei pazienti. In particolare, nei pazienti che assumono diversi farmaci, le informazioni genomiche possono essere cruciali per valutare le interazioni tra farmaci e il loro impatto complessivo, portando così a una gestione più sicura della terapia.

Il ruolo dei social network nell’informazione sulla salute

I social network possono offrire un’ulteriore opportunità per migliorare l’aderenza alle terapie, fornendo alla popolazione informazioni chiare e accessibili sull’uso corretto dei medicinali e le possibili interazioni. Queste piattaforme possono contribuire a sensibilizzare le persone sull’importanza di seguire le prescrizioni mediche e sulle conseguenze della non aderenza. Infatti, una corretta informazione è fondamentale per promuovere pratiche di salute responsabili e migliorare l’outcome terapeutico.

L’incontro tra medicina di precisione, farmacogenetica e nuove tecnologie sta tracciando un percorso innovativo nella lotta contro la scarsa aderenza alle terapie, un problema sociale e sanitario di grande rilevanza.

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