Hiv Summit: rilanciare la lotta contro il virus nell’agenda politica e sanitaria

Il summit “Hiv Summit: Ending the Hiv Epidemic in Italy” del 16 aprile 2025 discute strategie per combattere l’Hiv, evidenziando l’aumento delle nuove diagnosi e la necessità di prevenzione e accesso alle terapie.

Il 16 aprile 2025, si è tenuto a Roma l’evento “Hiv Summit: Ending the Hiv Epidemic in Italy”, un incontro cruciale per discutere le strategie necessarie a combattere l’Hiv nel paese. Nonostante i progressi nella ricerca e nelle terapie, la battaglia contro questo virus si sta rivelando più difficile del previsto. Durante il summit, esperti, istituzioni e rappresentanti delle associazioni hanno messo in luce la situazione attuale, evidenziando che nel 2023 si sono registrate oltre 2.300 nuove diagnosi, con il 60% dei casi in cui il sistema immunitario era già compromesso al momento della scoperta dell’infezione.

La situazione attuale dell’hiv in italia

I dati recenti mostrano una realtà preoccupante per la salute pubblica in Italia. Le nuove diagnosi di Hiv continuano a crescere, e ciò è in parte attribuibile alla mancanza di informazione e alla scarsa diffusione della profilassi pre-esposizione (PrEp). Questi fattori, insieme a uno stigma persistente e a un silenzio che avvolge l’Hiv, ostacolano gli sforzi per ridurre il numero di nuove infezioni. Gli esperti hanno sottolineato l’importanza di riportare l’argomento al centro dell’agenda politica e sanitaria, affinché si possano attuare politiche efficaci e mirate.

Durante il summit, è emersa la necessità di una maggiore attenzione alla prevenzione, considerata uno strumento fondamentale per invertire la tendenza attuale. Il concetto di U=U (undetectable=untransmittable) è stato discusso come un elemento chiave per sensibilizzare l’opinione pubblica e per promuovere l’uso di terapie in grado di ridurre la carica virale a livelli non trasmissibili. Stefano Vella, infettivologo e docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha evidenziato l’importanza di garantire l’accesso alle terapie e di affrontare le disuguaglianze nell’accesso ai trattamenti.

Strategie di prevenzione e accesso alle terapie

La PrEp è stata identificata come una delle opzioni di prevenzione più promettenti, ma il summit ha messo in evidenza che non soddisfa sempre le esigenze di chi cerca protezione contro l’Hiv. Andrea Antinori, direttore del Dipartimento clinico dell’Istituto Nazionale per le Malattie InfettiveLazzaro Spallanzani“, ha dichiarato che attualmente in Italia ci sono circa 140mila persone che vivono con l’Hiv. Per affrontare l’epidemia in modo efficace, è fondamentale implementare strategie di prevenzione strutturate, che rendano accessibili strumenti come i test per l’Hiv e i preservativi.

Il summit ha sottolineato l’importanza di investire in informazione e cultura della percezione del rischio, oltre a rafforzare i servizi territoriali come i checkpoint. Solo attraverso un approccio condiviso e intersettoriale sarà possibile interrompere la catena delle nuove infezioni e costruire una rete di prevenzione efficiente.

Collaborazione intersettoriale e comunicazione

All’evento hanno partecipato numerosi rappresentanti istituzionali, clinici, ricercatori e attivisti, tutti uniti con l’obiettivo di elaborare una roadmap concreta per raggiungere i target Unaids 95-95-95, fondamentali per porre fine all’epidemia da Hiv entro il 2030. È stato riconosciuto il ruolo cruciale della comunicazione pubblica e delle campagne di sensibilizzazione, essenziali per abbattere lo stigma e promuovere una cultura di inclusione.

Mauro D’Attis, componente della V Commissione Bilancio, ha ribadito che l’Hiv deve essere al centro delle politiche sanitarie nazionali. La proposta di legge sull’Hiv, di cui è primo firmatario, mira a garantire che le risorse pubbliche siano allocate in modo efficace per la sensibilizzazione e la prevenzione. Solo attraverso politiche mirate e una collaborazione attiva con le comunità scientifiche e civili sarà possibile migliorare la vita delle persone che vivono con l’Hiv e raggiungere l’obiettivo di porre fine all’epidemia.

L’evento “Ending the Hiv Epidemic in Italy” rappresenta non solo un’opportunità di confronto, ma una visione concreta per un’Italia in cui la prevenzione e i trattamenti siano garantiti a tutti, senza lasciare indietro nessuno.

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