Manca poco più di venti giorni all’inizio del Giubileo 2025, un evento che attirerà a Roma milioni di pellegrini da tutto il mondo, creando opportunità di incontro e scambio culturale. Tuttavia, a fronte di questa straordinaria affluenza, gli esperti esprimono preoccupazioni riguardo ai potenziali rischi per la salute pubblica. Un team di epidemiologi e scienziati italiani ha elaborato, in una lettera inviata a Lancet, un’analisi approfondita delle minacce sanitarie poste dalla massiccia concentrazione di persone in spazi ridotti. È fondamentale mettere in atto misure di prevenzione e di monitoraggio, specialmente in un contesto globale sempre più vulnerabile a nuove epidemie.
Rischi legati agli eventi di massa
Nel contesto del Giubileo, la possibilità di epidemie legate alla salute pubblica è un tema cruciale. Gli scienziati, tra cui Francesco Branda e Massimo Ciccozzi dell’Università Campus Bio-Medico, confermano che il ritorno alla normalità dopo la pandemia di Covid-19 non deve far abbassare la guardia. Altri agenti patogeni, come l’influenza aviaria e l’Mpox, rappresentano una nuova serie di minacce. Secondo i ricercatori, la presenza di milioni di pellegrini in spazi comuni, come alloggi e mezzi pubblici, fornisce un terreno fertile per la diffusione di virus e altre infezioni.
La lettera mette in rilievo la necessità di vigilanza costante sull’emergere di focolai di infezione. Eventi di massa come il Giubileo, che comportano una densità umana estremamente elevata, possono amplificare il rischio di diffusione di malattie trasmesse soprattutto in contesti di congestione. Gli esperti avvertono: “La combinazione di viaggi internazionali e la condivisione di spazi piccoli e affollati aumenta notevolmente la probabilità di contatto e trasmissione di patogeni, rendendo i pellegrini vulnerabili.”
Esperienze passate come monito
La questione della salute pubblica è stata al centro di attenzione in occasioni simili nel passato. Il Giubileo è solo l’ultimo di una serie di eventi di massa che hanno mostrato come questi raduni possano fungere da catalizzatori per la diffusione di malattie infettive. Un esempio significativo si verifica nel 2012, durante il pellegrinaggio di Hajj in Arabia Saudita, dove il Mers-CoV ha evidenziato i rischi associati alla concentrazione di persone arrivate da diverse nazioni.
In quel contesto, la trasmissione virale è stata accelerata dalle circostanze tipiche di un grande evento religioso: spazi ristretti, trasporti condivisi e alto contatto tra i partecipanti. Analoghi focolai si sono verificati in occasione della SARS nel 2003, i cui effetti sono stati amplificati da grandi raduni internazionali. La lettera degli scienziati avverte che il Giubileo richiederà un’attenzione speciale, dati i patogeni emergenti e il problema crescente della resistenza agli antibiotici. È un chiaro invito a prepararsi e impegnarsi seriamente in una strategia efficace di prevenzione.
Piano di emergenza proposto dai ricercatori
Per affrontare i rischi associati alla manifestazione, i ricercatori hanno proposto un piano di preparazione e risposta in caso di pandemia specifico per il Giubileo, noto come “Jubilee 2024 Pandemic Preparedness and Response Plan”. Questa iniziativa è strutturata attorno a sette punti nodali che mirano a garantire un’efficace sorveglianza e risposta sanitaria. Il primo pilastro è la sorveglianza epidemiologica, il monitoraggio continuo di malattie infettive, con un focus particolare sulla raccolta e analisi di dati genetici.
Segue la necessità di studi approfonditi sulle origini e patogenesi delle malattie, avvalendosi delle nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale e la genomica per sviluppare modelli predittivi utili a pianificare interventi sanitari. È fondamentale anche rafforzare le competenze degli operatori sanitari e delle comunità, creando opportunità per formazione di alta qualità attraverso workshop ed eventi di sanità pubblica.
Un altro aspetto cruciale è la collaborazione internazionale: il piano propone di intensificare le relazioni tra paesi e organizzazioni sanitarie per uno scambio di conoscenze vitale. Inoltre, dovranno essere applicate misure di prevenzione efficaci, tra cui programmi di vaccinazione e campagne informative di salute, calibrate sulla base delle malattie prevalenti. Infine, i piani devono prevedere risposte rapide alle emergenze e considerare l’interconnessione tra salute umana, animale e ambientale, per combattere in modo efficace le zoonosi e altre malattie infettive.
La preparazione al Giubileo 2025 non è solo un’iniziativa sanitaria, ma una mossa strategica per garantire la sicurezza di milioni di persone e per proteggere la salute pubblica in un momento storico di incontro e celebrazione.