La questione dell’**idratazione** quotidiana e della **qualità** dell’**acqua** che consumiamo è di fondamentale importanza per il nostro stato di **salute**. **Mauro Minelli**, **immunologo** e docente di **Nutrizione** umana e **nutraceutica** presso l’**Università Lum**, ha fornito chiarimenti utili in merito, in occasione della **Giornata mondiale dell’acqua**, celebrata il 22 marzo 2025. Minelli sottolinea l’importanza dell’acqua come primo **alimento** e **nutrimento** della vita, evidenziando che è essenziale per mantenere un corretto **equilibrio idrico** nel nostro organismo.
Il fabbisogno idrico quotidiano
La quantità di **acqua** necessaria per l’organismo umano varia in base a diversi **fattori**, tra cui **età**, **sesso** e **condizioni fisiche**. Minelli spiega che, in condizioni di **temperatura** moderata e con un’attività fisica contenuta, è consigliabile bere almeno 2 litri d’acqua al giorno, anche in assenza di **sete**. Durante i mesi estivi, è fondamentale aumentare l’assunzione di acqua, distribuendo il consumo nell’arco della giornata e evitando di bere eccessivamente durante i **pasti**. L’acqua non solo mantiene l’**idratazione**, ma favorisce anche l’eliminazione delle **tossine** e contribuisce a numerosi **processi biochimici** vitali.
Tipologie di acqua e loro impatti sulla salute
Minelli distingue tra diverse tipologie di acqua: **frizzante**, di **rubinetto** e **minerale**. L’acqua frizzante, pur essendo talvolta apprezzata dopo **pasti** abbondanti, non è consigliata per l’assunzione regolare, poiché la presenza di **anidride carbonica** può causare gonfiore e disagio **gastrico**. L’acqua di rubinetto è un’opzione ecologica, ma la sua **qualità** può variare a seconda della rete di **distribuzione**. Le **acque minerali**, invece, si differenziano per la loro **composizione chimica** e il contenuto di **sali minerali**, che possono influenzare le scelte alimentari.
Minelli chiarisce che le acque possono essere classificate in **oligominerali** e **minerali**. Le oligominerali, con un contenuto di sali minerali inferiore a 550 mg/l, sono ideali per un consumo quotidiano, mentre le acque minerali, con residuo fisso tra 500 e 1500 mg/l, dovrebbero essere assunte con **moderazione**. Infine, le acque con un residuo fisso superiore a 1500 mg/l sono destinate a scopi **terapeutici** e devono essere consumate solo sotto **consiglio medico**.
Consigli per un’adeguata idratazione
Il dottor Minelli suggerisce che le esigenze di **idratazione** possono variare notevolmente. Ad esempio, un lavoratore esposto a **temperature** elevate potrebbe necessitare di acque più **mineralizzate**, mentre una persona sedentaria o con problematiche **renali** dovrebbe optare per acque a basso residuo fisso. Le acque oligominerali sono particolarmente indicate per **neonati** e per chi ha bisogno di limitare l’apporto di sali minerali, mentre le acque mediominerali possono essere utili dopo un’intensa **attività fisica**.
L’importanza dell’acqua si estende anche all’assunzione di **farmaci**. Minelli avverte che solo l’acqua potabile è adatta per assumere medicinali, poiché altre **bevande** potrebbero interferire con l’efficacia dei **farmaci**. È consigliato utilizzare acqua oligominerale a temperatura ambiente o fresca, poiché l’acqua calda potrebbe rallentare l’assorbimento dei **principi attivi**.
In un contesto in cui la corretta **idratazione** è cruciale per la **salute**, il messaggio di Minelli è chiaro: l’acqua è un elemento essenziale per il **benessere** umano e deve essere scelta con attenzione, tenendo conto delle proprie **necessità** specifiche.
