L’ultimissimo bilancio sociale della Fondazione Piemontese per Ricerca sul Cancro svela un investimento straordinario di 26 milioni di euro destinato alle attività di cura e ricerca oncologiche presso l’Istituto di Candiolo-Irccs. Questo notevole impegno finanziario è il risultato di ben 41mila donazioni e 270mila sottoscrizioni al 5×1000, insieme a un significativo numero di eredità e lasciti testamentari. La presentazione di questo ventesimo bilancio ha avuto luogo durante un evento digitale condotto dal direttore de La Stampa, Andrea Malaguti, un’importante occasione per evidenziare il costante supporto e l’attenzione verso la ricerca oncologica sul territorio.
Un nuovo passo verso l’innovazione: la Biobanca
Il consolidato impegno della Fondazione si traduce anche nella realizzazione del secondo lotto del ‘Cantiere Candiolo‘, un progetto ambizioso dedicato alla creazione di una Biobanca. Questo nuovo spazio, che occuperà 3mila metri quadrati, avrà come obiettivo la conservazione dei campioni di cellule tumorali e rappresenta un investimento di 10 milioni di euro. La Biobanca diventerà un centro cruciale per la ricerca, fornendo una risorsa fondamentale per gli studi futuri e per le pratiche cliniche innovative.
L’importanza del Bilancio Sociale
La presentazione del bilancio sociale si è rivelata un evento decisivo per far emergere la dedizione e l’impegno profuso dall’Istituto di Candiolo. Con l’attuale arrivo di 291 ricercatori e un’area di ricerca che si estende per 10mila metri quadrati, la struttura è attrattiva per i migliori talenti. Sono 40 i laboratori e le unità di ricerca attivi, e lo scorso anno hanno ospitato 6.235 pazienti in regime di ricovero. Il bilancio offre una visione chiara delle risorse investite e dei risultati ottenuti, alimentando la fiducia dei donatori e della comunità locale.
Una squadra impegnata per l’eccellenza
Allegra Agnelli, presidente della Fondazione, ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra per il successo dell’istituto. Secondo Agnelli, il “segreto di Candiolo” risiede nella fusione tra medici, ricercatori e personale di supporto, una realtà che consente loro di affrontare ogni giorno le sfide poste dalla malattia. Il ruolo cruciale dei sostenitori e la fiducia dei pazienti stimolano costantemente il personale a dare il massimo nel migliorare le cure e le tecnologie disponibili.
Ritorno di talenti e progetti innovativi
Un aspetto particolarmente significativo è il ritorno di giovani ricercatori dall’estero, che approdano a Candiolo per contribuire con le loro esperienze internazionali. Gianmarco Sala, direttore della Fondazione, ha evidenziato l’importanza di questi nuovi innesti, che si sommano ai già esistenti 9 macro-progetti di ricerca e alle 1 milione e 400mila prestazioni ambulatoriali garantite nel corso dell’anno. Sala ha messo in risalto anche l’aggiornamento tecnologico costante, che ha portato all’implementazione di due nuove Tomotherapy nei nuovi spazi della radiologia interventistica, un investimento che ha comportato circa 7 milioni di euro.
La Fondazione Piemontese per Ricerca sul Cancro si conferma quindi un faro di speranza e innovazione nel panorama della ricerca oncologica, con un chiaro impegno verso un futuro più luminoso e sano per tutti.