Il presidente della Federazione Oncologi, Cardiologi ed Ematologi (Foce), Francesco Cognetti, ha lanciato un appello alla premier Giorgia Meloni affinché vengano approvati con urgenza i due Dpcm che aggiornano i Livelli Essenziali di Assistenza (Lea). Questi provvedimenti, attualmente in fase di esame presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono considerati fondamentali per colmare un ritardo di circa otto anni nell’accesso ai test molecolari per circa 87mila pazienti oncologici ogni anno in Italia. La richiesta è stata formulata il 28 aprile 2025, durante una conferenza stampa.
Il ritardo nei livelli essenziali di assistenza
Cognetti ha sottolineato come l’aggiornamento dei Lea sia essenziale per garantire l’accesso ai test molecolari, che sono cruciali per la diagnosi e il trattamento dei tumori. Attualmente, l’assenza di un coordinamento tra l’approvazione dei farmaci e quella dei test diagnostici sta causando ritardi significativi nell’accesso alle terapie innovative. “I pazienti non possono più aspettare”, ha affermato Cognetti, evidenziando l’urgenza di una rapida approvazione da parte della presidente Meloni. La Federazione ha offerto il proprio supporto al Ministero della Salute per facilitare questo processo, evidenziando il lavoro collaborativo svolto con la Direzione generale della Programmazione sanitaria.
Le novità introdotte dai Dpcm
I due Dpcm previsti introducono significative modifiche ai Lea, ampliando gli screening preventivi e introducendo nuove prestazioni sanitarie. Tra le novità più rilevanti ci sono lo screening e la sorveglianza attiva per tumori della mammella e dell’ovaio in donne portatrici di mutazioni genetiche Brca1 e Brca2, una misura che potrebbe interessare circa 9.693 donne ogni anno. Inoltre, verranno eseguiti 45 pannelli di test molecolari, che analizzano 223 geni legati a 22 diversi tumori solidi ed ematologici. Questi test, già supportati da farmaci specifici, hanno dimostrato di avere un impatto positivo sulla sopravvivenza dei pazienti.
Impatto economico e sostenibilità
L’approvazione dei Dpcm comporterà un costo significativo per il Servizio Sanitario Nazionale, stimato intorno a 150 milioni di euro all’anno. Tuttavia, secondo Cognetti, l’investimento è giustificato dall’importanza delle nuove prestazioni e dall’accesso a terapie innovative. La relazione tecnica del Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri ha evidenziato che il costo per l’utilizzo dei pannelli di test molecolari è di circa 81 milioni di euro all’anno, interamente coperto dal Servizio Sanitario Nazionale. Questi cambiamenti rappresentano una svolta cruciale nella lotta contro il cancro, migliorando l’accesso alle diagnosi e ai trattamenti per i pazienti in Italia.
Il presidente della Foce ha concluso il suo intervento esprimendo la necessità di un’azione immediata per garantire che i pazienti possano beneficiare di queste importanti innovazioni nel minor tempo possibile.
