Donne sottoposte a intervento per tumore al seno: il 70% sostiene le spese sanitarie, il 30% teme per la propria occupazione

Il sondaggio di Andos e Crea Sanità rivela l’impatto economico e sociale del tumore al seno su 585 donne, evidenziando la necessità di supporto e interventi legislativi.

A Roma, il 12 marzo 2025, sono stati presentati i risultati di un importante sondaggio condotto da Andos (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno) e Crea Sanità (Centro per la Ricerca Economica Applicata alla Sanità), focalizzato sugli effetti collaterali del tumore al seno in termini umani, organizzativi, economici e sociali. Questo studio ha coinvolto 585 pazienti e ha messo in luce la drammatica realtà che molte donne devono affrontare a causa della malattia.

La tossicità finanziaria e le sue conseguenze

In Italia, il 38% delle donne affette da tumore della mammella sperimenta la cosiddetta tossicità finanziaria, ovvero le ripercussioni economiche legate alla malattia e ai trattamenti. Dallo studio emerge che il 32,1% di queste donne ha ridotto le spese per attività ricreative, come vacanze e ristoranti, mentre il 10,3% ha dovuto tagliare anche le spese per beni essenziali, come il cibo. Il 20,7% ha intaccato i propri risparmi, come il TFR e investimenti, per affrontare i costi sanitari legati alla neoplasia. È allarmante notare che oltre il 70% delle pazienti sostiene spese private per le cure, con un costo medio annuale di 1.665,8 euro. Le donne residenti nel Centro e nel Sud Italia, in particolare quelle più giovani e con diagnosi recente, sono quelle maggiormente colpite da queste problematiche economiche.

Qualità della vita e impatto sociale

La qualità della vita delle pazienti con tumore al seno risulta significativamente inferiore rispetto a quella delle donne della popolazione generale. Infatti, il 10,6% di queste donne prova una forte sensazione di solitudine e isolamento, mentre il 16,2% affronta difficoltà relazionali a causa della malattia. Inoltre, il 23,1% teme il giudizio altrui e il 27% riporta una scarsa autostima. Le preoccupazioni per il futuro sono altrettanto gravi: quasi il 30% delle intervistate teme di rimanere disoccupato a causa della malattia e il 42,9% delle donne sotto i 40 anni si sente influenzato nella decisione di avere figli. Le principali fonti di sostegno sono la famiglia e gli amici, mentre il supporto fornito dall’ambiente lavorativo è scarso, con quasi la metà delle donne che non ricevono aiuto da strumenti di welfare aziendale.

Necessità di supporto e interventi legislativi

Flori Degrassi, presidente di Andos, ha sottolineato l’importanza di far emergere i bisogni inespressi delle pazienti, evidenziando la necessità di azioni legislative per migliorare la loro qualità di vita. Il tumore al seno non riguarda solo la sfera clinica, ma ha un impatto profondo anche sulla salute psicologica, sociale ed economica delle donne. Le pazienti più giovani, spesso con progetti di gravidanza o figli piccoli, affrontano una interruzione del loro futuro e una ristrutturazione della loro vita emotiva e sessuale. Tuttavia, solo il 51,5% delle donne ha ricevuto supporto psiconcologico, con il 29,6% da parte della struttura sanitaria e il 21,9% privatamente.

Aspetti economici e discriminazione

Federico Spandonaro, professore aggregato all’Università degli Studi Roma Tor Vergata, ha evidenziato come oltre il 70% delle pazienti debba sostenere spese private per le cure, con una spesa media annuale che varia significativamente in base alla regione di residenza. Le spese per farmaci e visite specialistiche rappresentano oltre la metà della spesa totale. Inoltre, il 36,4% delle donne ha lamentato la lontananza del centro di cura e il 32,1% ha evidenziato i costi di trasporto per raggiungerlo. Anche le spese per protesi e ausili rimangono a carico delle pazienti, con il 39,9% che ha acquistato parrucche e il 73,8% che ha dovuto comprare reggiseni post-operatori.

La necessità di un cambiamento

Francesco Perrone, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica, ha commentato che il fenomeno della tossicità finanziaria colpisce anche le pazienti assistite da sistemi sanitari universalistici, come quello italiano. Il sondaggio ha rivelato che il 32,6% delle donne crede che le possibilità di cura siano legate alla propria situazione economica, un timore inaccettabile in un sistema che dovrebbe garantire assistenza indipendentemente dal reddito. È evidente che le donne colpite da tumore al seno necessitano di un supporto concreto e di politiche efficaci per affrontare le sfide economiche e sociali legate alla loro condizione.

Prospettive future

I risultati di questo sondaggio rappresentano un’importante base per identificare le donne con maggiore fragilità socio-economica e per promuovere alleanze tra le varie associazioni presenti sul territorio. È fondamentale attivare collaborazioni con le istituzioni nazionali e locali e stimolare i decisori politici affinché si impegnino nell’attuazione di iniziative legislative di sostegno per le pazienti. La strada da percorrere è lunga, ma i dati emersi dal sondaggio offrono spunti preziosi per migliorare la vita delle donne colpite da questa malattia.

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