Diabete di tipo 2: semaglutide orale diminuisce il rischio di infarti e ictus, secondo uno studio

Il nuovo studio su semaglutide orale rivela benefici significativi per la salute cardiovascolare nei pazienti con diabete di tipo 2 e malattie correlate, presentato a Chicago nel 2025.

Presentato il 29 marzo 2025 a Chicago, durante il meeting dell’American College of Cardiology, un nuovo studio ha messo in luce i benefici dell’antidiabete dimagrante semaglutide. Questo farmaco, già noto per la sua efficacia nel trattamento dell’iper glicemia e nella gestione del peso, ha dimostrato di avere un impatto significativo anche sulla salute cardiovascolare. La ricerca è stata co-diretta dall’endocrinologo John Buse e dal cardiologo Matthew Cavender, entrambi della University of North Carolina School of Medicine.

L’attenzione si è concentrata sulla versione orale del farmaco, che offre un’alternativa alla forma iniettabile, ampiamente utilizzata. I risultati dello studio hanno rivelato che semaglutide può ridurre in modo significativo il rischio di eventi cardiovascolari nelle persone affette da diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari aterosclerotiche e/o malattie renali croniche. “Gli attacchi cardiaci e gli ictus rappresentano tra le complicanze più gravi e comuni del diabete”, ha dichiarato Buse, Direttore dell’UNC Diabetes Care Center. “Avere a disposizione un’opzione orale per questa terapia altamente efficace rappresenta un notevole progresso”.

Dettagli dello studio

I risultati di questo ampio studio internazionale sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine e presentati all’annuale sessione scientifica ed expo dell’American College of Cardiology a Chicago. Il trial, denominato Soul, ha coinvolto 9.650 partecipanti con malattie cardiovascolari preesistenti, come coronaropatia e malattia renale cronica. Lo studio è stato finanziato dalla casa farmaceutica Novo Nordisk.

I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi: uno riceveva un placebo, mentre l’altro assumeva il farmaco. L’obiettivo era verificare se l’assunzione di semaglutide orale potesse ridurre la probabilità di eventi cardiaci maggiori. Entrambi i gruppi hanno ricevuto terapie standard per il controllo della glicemia e per la riduzione del rischio cardiovascolare, conformemente alle linee guida locali. Coloro che ricevevano il farmaco assumevano una dose giornaliera di 14 mg di semaglutide orale.

I risultati hanno mostrato una riduzione del 14% del rischio di eventi cardiovascolari maggiori nel gruppo trattato con semaglutide rispetto al gruppo placebo, tenendo conto di variabili come età e sesso. Tra gli eventi studiati, l’infarto miocardico non fatale ha registrato la riduzione più significativa del rischio. L’effetto positivo di semaglutide orale sui risultati cardiovascolari è stato coerente con altri studi clinici che hanno esaminato la forma iniettabile del farmaco. Tuttavia, i ricercatori avvertono che ulteriori studi sono necessari per determinare quale modalità di somministrazione possa risultare più efficace nel ridurre gli eventi cardiovascolari maggiori.

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