Il tragico caso di un ragazzo di 13 anni, deceduto a seguito di un morso di zecca, ha sollevato interrogativi sulla presenza di infettivologi negli ospedali italiani. Questo evento, avvenuto nell’agosto del 2023, ha portato a una serie di ricoveri in diversi ospedali della Lombardia, culminando in un ricovero d’urgenza presso l’ospedale pediatrico Gaslini di Genova, dove il giovane ha perso la vita. La procura ha avviato un’inchiesta per omicidio colposo, attualmente contro ignoti, per indagare sulle circostanze che hanno portato al decesso. I genitori del ragazzo hanno dichiarato che fino all’anno scorso il figlio non presentava alcun problema di salute.
Le zecche e le malattie trasmesse
Le zecche, come riportato dall’Istituto Superiore di Sanità, possono trasmettere all’uomo diversi agenti patogeni responsabili di malattie come la borreliosi di Lyme, l’ehrlichiosi, e la febbre emorragica Crimea-Congo. Queste malattie, sebbene in gran parte possano essere diagnosticate clinicamente, richiedono una pronta terapia antibiotica nelle fasi iniziali per essere efficaci, specialmente per le forme batteriche. L’ISS sottolinea che solo in rari casi, specialmente in soggetti vulnerabili come anziani e bambini, queste infezioni possono risultare letali.
L’importanza degli infettivologi
Massimo Andreoni, direttore scientifico della SIMIT (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali), ha dichiarato all’Adnkronos Salute che il fatto di essere stati punti da una zecca viene spesso sottovalutato. Sebbene alcune manifestazioni possano essere limitate, esistono casi che portano a conseguenze serie. Non tutte le malattie legate ai morsi di zecca sono acute; alcune possono protrarsi nel tempo. Andreoni ha evidenziato l’importanza di avere infettivologi negli ospedali, figure professionali essenziali in un contesto di globalizzazione dei virus e cambiamento climatico, poiché possono diagnosticare malattie che, sebbene poco conosciute in Italia, possono comunque colpire la popolazione.
La carenza di infettivologi negli ospedali italiani
La questione della carenza di infettivologi negli ospedali italiani è diventata cruciale, soprattutto in un periodo in cui la mobilità globale e i cambiamenti ambientali favoriscono la diffusione di malattie infettive. È fondamentale che le strutture sanitarie si attrezzino adeguatamente per affrontare queste sfide, garantendo così una risposta tempestiva e efficace a patologie emergenti.
