Il presidente di Nph International, Michelangelo Cambiaso Erizzo, ha recentemente condiviso la sua esperienza a San Pedro de Macoris, nella Repubblica Dominicana, dove l’organizzazione umanitaria opera per sostenere bambini in difficoltà. Cambiaso Erizzo ha descritto il progetto come un “motore d’amore che si autoalimenta”, sottolineando l’importanza delle relazioni che si creano all’interno delle case di Nph, dove i ragazzi più grandi si prendono cura dei più piccoli.
La storia di Michelangelo Cambiaso Erizzo
La storia di Cambiaso Erizzo con Nph International è iniziata quasi venti anni fa, quando ha adottato a distanza una bambina di Haiti. “All’epoca aveva circa 11-12 anni. Oggi è una mamma con due bambini”, ha raccontato. Questo legame ha trasformato il concetto di “padrini” in quello di “nonnini”, evidenziando come le relazioni tra le famiglie si evolvano nel tempo. Cambiaso Erizzo ha spiegato che le case di Nph, conosciute come Nuestros Pequenos Hermanos, sono sorte in diversi paesi dell’America Latina per offrire un rifugio a bambini in situazioni di estrema vulnerabilità.
Visita di Raoul Bova e ciclo di solidarietà
Nella Repubblica Dominicana, l’attore Raoul Bova ha visitato la Casa Nph Santa Ana, un’iniziativa che celebra i 25 anni della Fondazione Francesca Rava. Cambiaso Erizzo ha ribadito che i ragazzi che crescono in queste strutture non sono adottabili nel senso tradizionale del termine; rimangono nel loro paese e, una volta raggiunta l’età adulta, possono intraprendere il proprio cammino, sia nel lavoro che nello studio. Molti di loro, una volta cresciuti, tornano per supportare i più giovani, creando un ciclo di solidarietà che si perpetua nel tempo.
Attività di Nph International
Nph International è attiva da 76 anni e ha iniziato la sua missione in Messico grazie a padre William Wasson. Oggi è presente in nove paesi dell’America Latina e collabora con diverse fondazioni, tra cui Nph Italia. La Casa Nph Santa Ana, inaugurata nel 2004, accoglie circa 140 bambini, divisi in 16 casette, ciascuna con assistenti dedicati. Nel 2013 è stata aperta anche la Casa San Marcos, dedicata ai bambini con disabilità, che offre supporto educativo e assistenziale.
Rompere il ciclo della povertà
Cambiaso Erizzo ha evidenziato l’importanza di rompere il ciclo della povertà, formando adulti autonomi e responsabili. Le adozioni a distanza, che richiedono un contributo mensile di 26 euro, sono fondamentali non solo per il supporto economico, ma anche per il legame affettivo che si crea tra i bambini e i loro padrini. Le lettere e i disegni scambiati rappresentano un gesto semplice ma significativo, che offre ai bambini un senso di appartenenza e attenzione.
La realtà dei bambini immigrati
La Repubblica Dominicana è un paese con una storia complessa, caratterizzata da una significativa presenza di immigrati haitiani. Cambiaso Erizzo ha descritto come molti bambini nati da genitori immigrati vivano in condizioni di apolidia, senza accesso a diritti fondamentali come l’istruzione e l’assistenza sanitaria. La Casa Nph è stata concepita come risposta a questa realtà, con l’obiettivo di trasformare la vita di questi bambini e integrarli nella società.
Impegno personale di Michelangelo Cambiaso Erizzo
Michelangelo Cambiaso Erizzo ha condiviso anche la sua personale esperienza, sottolineando come il suo incontro con Nph sia avvenuto quasi per caso, grazie a sua moglie. La sua vita è cambiata radicalmente dopo un viaggio ad Haiti, dove ha stretto legami significativi con le persone locali e ha partecipato alla ricostruzione dopo il devastante terremoto del 2010. Oggi, il suo impegno per Nph continua, testimoniando il potere delle relazioni umane e la capacità di fare la differenza nella vita di molti.
