La Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha recentemente espresso la necessità di sviluppare un nuovo vaccino contro la variante JN.1 del Covid-19, anche nota come “Pirola” (Diario de Sevilla) (LaSexta). Questa nuova variante, identificata per la prima volta tra agosto e novembre 2023, si è diffusa rapidamente in diverse parti del mondo, tra cui Europa, Asia e America (BioBioChile) (LaSexta).
La JN.1 è una mutazione della variante BA.2.86 e viene considerata una “variante di interesse” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a causa della sua elevata contagiosità e capacità di diffondersi rapidamente (BioBioChile) (LaSexta). Anche se non sembra causare malattie più gravi rispetto alle varianti precedenti, la sua rapida diffusione e il potenziale di evadere la protezione immunitaria esistente sono preoccupanti (Diario de Sevilla) (LaSexta).
Il vaccino attuale continua a offrire una protezione significativa contro le forme gravi della malattia causate dalla JN.1, ma la FDA ha sottolineato l’importanza di un aggiornamento per migliorare l’efficacia contro questa specifica variante (Diario de Sevilla) (LaSexta). Questo nuovo vaccino mirerebbe non solo a prevenire le infezioni ma anche a ridurre la trasmissione, in particolare con l’avvicinarsi dei mesi invernali, quando le infezioni respiratorie tendono ad aumentare (LaSexta).
In risposta a questa situazione, l’OMS e varie agenzie sanitarie stanno monitorando attentamente l’evoluzione della JN.1 e promuovono l’importanza della vaccinazione e delle misure di prevenzione come l’uso delle mascherine e il distanziamento sociale (Diario de Sevilla) (BioBioChile).