Covid: cinque anni fa il lockdown, scienziati confermano “era necessaria”

Cinque anni dopo il lockdown, l’Italia riflette sull’impatto della pandemia e sulla gestione dell’emergenza sanitaria, con esperti che analizzano le scelte fatte e i miglioramenti attuali.

Il 8 marzo 2025 segna un importante anniversario per l’Italia: sono trascorsi cinque anni dall’annuncio del lockdown da parte dell’allora presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a causa della pandemia di Covid-19. In un momento di grande difficoltà, Conte esortava gli italiani a restare a casa per il bene della nazione, con il celebre hashtag #iorestoacasa. Questo provvedimento ha segnato un cambiamento radicale nelle abitudini quotidiane degli italiani, imponendo nuove regole e restrizioni per contenere la diffusione del virus.

Situazione attuale e miglioramenti

La situazione attuale, a cinque anni di distanza, mostra un netto miglioramento: la pandemia è diventata un ricordo lontano, mentre l’influenza ha preso il sopravvento nei bollettini sanitari. L’ultimo report ha registrato 485 nuovi casi e 17 decessi in una settimana, con numeri in costante calo da diversi mesi. Durante il periodo di lockdown, la vita degli italiani era regolata da decreti del Presidente del Consiglio e indicazioni del Comitato tecnico scientifico, che hanno cercato di gestire l’emergenza sanitaria.

Riflessioni di esperti

Matteo Bassetti, infettivologo, ha condiviso le sue riflessioni con l’Adnkronos, evidenziando che sebbene il lockdown fosse necessario inizialmente, la sua durata eccessiva ha sollevato critiche. “Il 9 marzo il lockdown era l’unica cosa da fare”, ha affermato, sottolineando che alcune decisioni prese successivamente avrebbero potuto essere gestite in modo diverso. Bassetti ha anche evidenziato l’importanza di una commissione parlamentare d’inchiesta per analizzare le scelte fatte durante l’emergenza.

Importanza del lockdown

Roberto Burioni, virologo, ha utilizzato il social media X per ricordare l’importanza del lockdown, affermando che senza di esso gli ospedali sarebbero stati sopraffatti e il numero delle vittime sarebbe aumentato drammaticamente. Ha descritto il lockdown come una misura necessaria per evitare una catastrofe sanitaria.

Consapevolezza scientifica

L’epidemiologo Massimo Ciccozzi ha aggiunto che, dopo cinque anni, la comunità scientifica ha acquisito maggiore consapevolezza riguardo alle epidemie e alla loro gestione. Ha sottolineato che il lockdown è stato imposto in un momento in cui le mascherine non erano disponibili e le decisioni si basavano su dati errati riguardanti l’Rt. Ciccozzi ha auspicato che la lezione sia stata appresa e che in futuro si dia maggiore attenzione ai dati statistici.

Impatto sulla vita quotidiana

Massimo Andreoni, infettivologo e direttore scientifico della Simit, ha descritto il lockdown come un evento drammatico che ha cambiato la vita di tutti. Ha ricordato come, all’epoca, l’incontro con persone asiatiche suscitasse preoccupazione e come il lockdown abbia fornito una sensazione di sicurezza durante quei giorni incerti. Andreoni ha concluso affermando che la scienza ha dimostrato l’importanza del lockdown nella gestione di pandemie, paragonandolo a misure simili adottate in passato per controllare malattie come la peste.

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