Un nuovo test diagnostico, sviluppato da un team internazionale coordinato dall’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano e sostenuto dalla Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, promette di rivoluzionare la diagnosi precoce dei **tumori orofaringei** legati all’infezione da **Papillomavirus umano** (**HPV**). Pubblicato il 17 marzo 2025 sul “Journal of Medical Virology”, questo esame si basa su un semplice **gargarismo**, consentendo di identificare la presenza del virus e di avviare trattamenti tempestivi e mirati.
Il funzionamento del test salivare
Il **test salivare**, descritto dagli esperti dell’IEO come estremamente sensibile e specifico, permette di rilevare nel cavo orale la presenza dell’**HPV**, responsabile della maggior parte dei **carcinomi orofaringei**, la cui incidenza è in costante aumento nei paesi occidentali. Questa innovativa modalità di esame potrebbe individuare **lesioni tumorali** prima che siano visibili tramite imaging o altre indagini cliniche. L’iniziativa è parte di un progetto più ampio, l’**Alleanza contro il Cancro** (**ACC**), che coinvolge gli **IRCCS** oncologici italiani e collabora con l’**Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro** (**IARC**) di **Lione**, **Francia**.
**Mohssen Ansarin**, direttore del **Programma Cervico-Facciale** dell’IEO e co-autore principale dello studio, ha sottolineato l’importanza di questa **ricerca traslazionale**, che rappresenta un traguardo atteso da un decennio. Il test, semplice da eseguire e non invasivo, potrebbe consentire diagnosi più precoci, aumentando l’efficacia delle cure e riducendo l’invasività dei trattamenti. Ansarin ha inoltre evidenziato come il **cancro orofaringeo** stia crescendo in particolare tra i giovani maschi nei paesi occidentali.
Il passo successivo, ha dichiarato Ansarin, è la **validazione** del test in studi clinici più ampi. Se il test supererà queste ulteriori prove, potrà essere utilizzato non solo per diagnosticare sospetti **carcinomi orofaringei**, ma anche per monitorare i pazienti già trattati, consentendo di individuare tempestivamente eventuali **recidive**. La diagnosi precoce è cruciale, poiché i tassi di **guarigione** aumentano significativamente con l’individuazione anticipata del tumore.
Collaborazione e risultati dello studio
**Susanna Chiocca**, direttrice dell’**Unità Viruses and Cancer** dell’IEO e autrice principale dello studio, ha evidenziato il successo del gruppo di ricerca, che ha potuto contare su una delle casistiche più ampie in **Italia** riguardanti i **carcinomi orofaringei**. Ogni anno, l’IEO accoglie tra 150 e 180 pazienti con queste neoplasie, circa l’80% dei quali sono correlati a infezione da **HPV**.
I ricercatori hanno analizzato campioni ematici e salivari di 132 pazienti, cercando il **DNA** del virus. I risultati hanno dimostrato che i campioni salivari ottenuti tramite gargarismo presentano un elevato tasso di rilevamento dell’**HPV 16**, il ceppo virale più comune e pericoloso, anche negli stadi più precoci della malattia. Tuttavia, è fondamentale validare questi risultati attraverso studi su un numero maggiore di pazienti.
**Marta Tagliabue** e **Rita De Berardinis**, anch’esse autrici dello studio e membri della **Divisione di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale** dell’IEO, hanno sottolineato che il **test salivare** non richiede aghi o tamponi, riducendo così il margine di errore nella raccolta del campione. In futuro, si potrebbe anche ipotizzare l’utilizzo del test come **screening** per le persone sane a rischio. L’uso della **saliva** rappresenta una nuova frontiera nella lotta contro i **tumori** causati dall’**HPV**.
Riflessioni sulla prevenzione
Gli esperti dell’IEO hanno evidenziato che, sebbene la **diagnosi precoce** tramite test salivari possa essere fondamentale per la cura dei **tumori orofaringei**, la **prevenzione** rimane un aspetto cruciale. Negli ultimi 30 anni, l’incidenza di questi tumori, in particolare tra i maschi, è più che raddoppiata e potrebbe eguagliare o superare quella del **tumore alla prostata** nei prossimi 30 anni. La **vaccinazione** contro l’**HPV**, offerta gratuitamente a tutti gli adolescenti di entrambi i sessi attorno agli 11-12 anni, rappresenta una strategia efficace per contrastare questa tendenza. La diffusione dell’**HPV**, infatti, è legata all’aumento delle **infezioni sessualmente trasmesse**, rendendo la prevenzione una priorità sanitaria globale.
