Asl Roma 3: incontro alla “Casa di Alice” sui disturbi alimentari

Incontro il 18 marzo 2025 per sensibilizzare su disturbi alimentari, organizzato dalla Casa di Alice, ambulatorio della ASL Roma 3, presso il Centro di Salute Mentale di Monteverde.

Il 12 marzo 2025, la Casa di Alice, ambulatorio specialistico della ASL Roma 3, ha annunciato un incontro significativo per il 18 marzo alle ore 10. Questo evento si terrà presso il Centro di Salute Mentale situato in Via Colautti 30 a Monteverde. L’incontro è stato organizzato dal personale della struttura e si rivolge a medici, associazioni, pazienti e famiglie, con l’obiettivo di promuovere la cura dei soggetti vulnerabili affetti da Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione.

La casa di alice e il suo ruolo nella comunità

Apertasi due anni fa, la Casa di Alice si è affermata come un punto di riferimento per la cura dei disturbi alimentari nella zona. Questo ambulatorio accoglie pazienti di età compresa tra i 10 e i 45 anni, provenienti da tutti i quattro distretti della ASL Roma 3. Nel 2024, la struttura ha effettuato quasi 200 valutazioni, portando il totale a oltre 300 dall’inizio della sua attività. Questi numeri evidenziano l’importanza della Casa di Alice nel fornire assistenza a chi soffre di problemi alimentari.

L’incidenza stimata dei disturbi alimentari nel territorio di competenza è dello 0,05, con il 53% dei casi gestiti a livello ambulatoriale. Quasi il 20% dei pazienti è stato ricoverato in strutture specializzate convenzionate. Questi dati sottolineano la necessità di un intervento tempestivo e di una rete di supporto efficace per affrontare le problematiche legate ai disturbi alimentari.

La composizione dei pazienti e l’importanza della diagnosi precoce

Il profilo dei pazienti trattati presso la Casa di Alice è particolarmente preoccupante. Il 91% dei pazienti sono donne o ragazze, con il 37% affetto da Anoressia Nervosa, il 20% da Bulimia Nervosa e il 10% da Disturbo Alimentazione Incontrollata. La fascia di età maggiormente colpita è quella tra i 18 e i 25 anni, ma è allarmante notare che il 10% dei pazienti ha un’età compresa tra 7 e 14 anni. Questo dato indica un abbassamento dell’età di esordio dei sintomi, rendendo cruciale un intervento tempestivo.

Roberta Trincas, psicologa della ASL Roma 3, sottolinea l’importanza di un trattamento precoce, affermando che fino ai 30 anni è possibile ottenere risultati migliori nella remissione dei sintomi. È essenziale coinvolgere le famiglie nel processo di cura, specialmente per i minori, poiché il supporto familiare gioca un ruolo fondamentale nel recupero.

L’importanza della sensibilizzazione e della rete di supporto

L’incontro del 18 marzo ha come obiettivo principale quello di sensibilizzare i professionisti del settore sanitario e educativo riguardo ai disturbi alimentari. Trincas evidenzia che è necessario creare una competenza di rete per affrontare queste problematiche, coinvolgendo medici di base, scuole e associazioni. Un lavoro sinergico è fondamentale per intercettare i primi sintomi e prevenire l’aggravarsi della situazione.

Questa iniziativa si inserisce nel contesto della Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare, e rappresenta un passo importante verso una maggiore consapevolezza e un miglior supporto per coloro che ne soffrono. Maggiori informazioni sulla Casa di Alice possono essere trovate sul sito ufficiale della ASL Roma 3.

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