Con l’avvicinarsi della fine della stagione influenzale e l’inaspettato aumento dei casi di virus respiratori tra i bambini, il presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp), Antonio D’Avino, lancia un appello ai genitori per un ritorno alle attività all’aperto e una dieta più sana. “Con il rialzo delle temperature nei prossimi giorni, è fondamentale evitare gli assembramenti al chiuso e incoraggiare i bambini a trascorrere più tempo all’aria aperta”, afferma D’Avino in una dichiarazione rilasciata all’Adnkronos Salute.
Il rialzo dell’incidenza dell’influenza nei bimbi piccoli anche a fine aprile arriva perché in questo periodo circola l’influenza B (Haemophilus influenzae di tipo B) e questo fa aumentare gli effetti di un colpo di coda epidemiologico, poi il picco di freddo di queste settimane aiuta le malattie da raffreddamento come l’influenza perché i virus penetrano meglio nelle mucose.
L’esperto suggerisce di ridurre l’uso delle tecnologie e di favorire una dieta basata sui principi della cucina mediterranea, includendo verdure, frutta fresca e di stagione. “Questi elementi sono essenziali non solo per la prevenzione delle malattie virali, ma rappresentano anche un pilastro della nostra cultura culinaria, distante da fast food e cibi altamente processati”, aggiunge D’Avino.
Inoltre, D’Avino sottolinea l’importanza di scegliere alimenti non preconfezionati, che sono più genuini e ricchi di vitamine e nutrienti, essenziali per rafforzare il sistema immunitario dei bambini contro le infezioni.
Influenza: ripresa insolita per periodo ma ora confidiamo nel caldo
Gli studi dei pediatri di famiglia tornano a riempirsi per l’influenza ‘fuori stagione’. “Una ripresa insolita per il periodo che sta facendo registrare l’aumento del numero dei casi legati a virus respiratori, non solo influenzali. Stimiamo una crescita del 20% rispetto alle medie di questa fase dell’anno. Confidiamo però che con l’aumento delle temperature, previsto nelle prossime settimane – e quindi con più vita all’aria aperta – ci saranno meno contagi e i casi tenderanno a ridursi, insieme all’impatto sulla salute e sulla quotidianità delle famiglie”. Così, all’Adnkronos Salute, Antonio D’Avino, presidente Federazione italiana medici pediatri (Fimp), descrive la situazione epidemiologica del momento caratterizzata dal rialzo dell’incidenza dell’influenza nei bambini, come conferma l’ultimo bollettino del sistema di sorveglianza RespiVirNet, curato dall’Istituto superiore di sanità.
Normalmente, in questo periodo dell’anno, “nei nostri ambulatori le visite per malattie allergiche e le gastroenteriti con vomito, diarrea, erano più frequenti. Nella settimana scorsa e in quella precedente abbiamo però registrato un cambiamento, con una ripresa delle malattie respiratorie virali che hanno variato il quadro. In particolare i piccoli con meno di 5 anni hanno manifestato nuovamente malattie respiratorie che vanno dalla rinite fino all’impegno delle basse vie respiratorie. C’è stata una vera e propria recrudescenza di alcune malattie infettive”.
Molto presenti, in particolare, “tutte quelle forme parainfluenzali che sono caratterizzate da sintomi molto comuni all’influenza – come la rinite, cioè il naso che cola, la tosse – che in questa fase dell’anno non erano usuali. Una risalita dei casi probabilmente legata al fatto che, abbassandosi le temperature nei giorni scorsi, è stata favorita di nuovo la promiscuità dei bambini in luoghi chiusi. Confido molto nell’aumento delle temperature delle prossime settimane perché la vita all’aria aperta di per sé riduce la circolazione non solo del virus influenzale ma anche di tutti quegli altri virus ( i parainfluenzali, gli adenovirus, i rinovirus) che determinano una sintomatologia simile a quella dell’influenza”.