Ogni anno in Italia, oltre 40mila uomini ricevono una diagnosi di tumore alla prostata. Di questi, circa 20mila devono sottoporsi a prostatectomia, un intervento chirurgico per rimuovere il tumore, il quale può comportare diverse complicanze funzionali. Nonostante l’alta incidenza della malattia, è nella fase successiva all’intervento che molti pazienti si trovano a dover affrontare una mancanza di supporto adeguato e una qualità della vita insoddisfacente. Questo è quanto emerso durante un convegno organizzato dal gruppo biomedicale DBI presso l’Institute for Advancing Science (Ias) di Boston Scientific, tenutosi a Milano nel mese di marzo 2025. A due anni dalla prima edizione, l’evento ha visto la partecipazione di medici, rappresentanti di società scientifiche e associazioni di pazienti.
Il contesto attuale e le sfide post-operatorie
Grazie ai progressi nelle diagnosi e nelle terapie, oggi l’80% dei pazienti con tumore alla prostata riesce a guarire o a convivere con la malattia per periodi prolungati. Tuttavia, le cure possono portare all’insorgenza di problemi come disfunzione erettile e incontinenza urinaria. Questi effetti collaterali sono affrontati da urologi e andrologi attraverso terapie farmacologiche, riabilitazione e l’uso di dispositivi medici innovativi, come le protesi peniene e gli sfinteri urinari. Tuttavia, l’accesso a queste soluzioni è ostacolato dalla mancanza di un adeguato rimborso da parte della normativa sanitaria e dalla loro esclusione dai Livelli essenziali di assistenza (Lea). Durante il convegno, esperti come Roberto Carone, Carlo Bettocchi, Andrea Cocci e Marco Falcone hanno evidenziato l’importanza di affrontare la questione dell’incontinenza urinaria, che colpisce il 32% dei pazienti, e della disfunzione erettile, che riguarda il 54% di coloro che hanno subito trattamenti per il tumore alla prostata.
Iniziative per migliorare la qualità della vita dei pazienti
Francesca Merzagora, presidente di Fondazione Onda, ha fornito un aggiornamento sulle 156 strutture ospedaliere che hanno ottenuto il Bollino Azzurro per la loro competenza nella gestione delle complicanze post-prostatectomia. Durante il convegno è stato presentato il position paper intitolato “Recupero funzionale dell’incontinenza urinaria e della disfunzione erettile nel paziente in terapia per tumore alla prostata”, redatto da specialisti del settore e presentato da Marco Bitelli e altri esperti. Tra i punti salienti del documento, è emersa la necessità di implementare trattamenti uniformi su tutto il territorio, integrando i percorsi oncologici con quelli per il recupero funzionale.
Il ruolo delle società scientifiche e delle associazioni di pazienti
Durante il convegno, esperti come Giorgio Bozzini e Aldo Franco De Rose hanno sottolineato l’importanza di una diffusione capillare della conoscenza sui diritti di genere nel settore urologia. Si è discusso anche dei rimborsi regionali e delle problematiche legate ai Lea per le complicanze funzionali. Giuseppe Carrieri, direttore della Uoc Urologia Policlinico Riuniti Foggia e presidente della Società italiana di urologia (Siu), ha evidenziato la necessità di presentare la chirurgia funzionale alle amministrazioni ospedaliere in modo progettuale. Altri interventi, come quelli di Maurizio Carrino e Antonio Rizzotto, hanno messo in luce i benefici che i trattamenti funzionali possono offrire sia ai pazienti che alle strutture ospedaliere.
Proposte per sensibilizzare e informare i pazienti
Gli esperti hanno discusso l’importanza di affrontare la disfunzione erettile attraverso terapie farmacologiche iniziali, ma hanno anche riconosciuto che in alcuni casi queste non sono sufficienti. L’impianto di una protesi peniena può rappresentare una soluzione efficace per ripristinare la funzionalità sessuale. Inoltre, l’uso di dispositivi come gli sling o gli sfinteri urinari è consigliato quando la riabilitazione non porta ai risultati sperati. Questi interventi, realizzati con impianti sottocutanei, non sono visibili dall’esterno, un aspetto che contribuisce all’accettazione da parte dei pazienti.
Il convegno si è concluso con la presentazione dell’iniziativa “Il Camper che Funziona!”, promossa da Enrico Finazzi Agrò e altri esperti, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti alla corretta gestione della disfunzione erettile e dell’incontinenza urinaria. L’iniziativa prevede la distribuzione di un questionario per valutare lo stato di salute dei pazienti e indirizzarli verso visite specialistiche, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di chi ha affrontato un tumore alla prostata.
