Il 14 aprile 2025, la Fondazione Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) ha lanciato una nuova edizione della campagna nazionale “La vaccinazione nel paziente oncologico”. Quest’iniziativa è stata presentata in una conferenza stampa online e mira a combattere l’esitazione vaccinale tra i pazienti oncologici, un problema significativo che colpisce una parte considerevole di questa popolazione vulnerabile. Secondo i dati, fino al 36% dei malati di cancro è riluttante a ricevere il vaccino antinfluenzale, mentre il 38% mostra scetticismo nei confronti della vaccinazione contro il Sars-CoV-2.
La campagna si propone di sensibilizzare i pazienti e la comunità sulla necessità di vaccinarsi, soprattutto considerando che il rischio di sviluppare complicanze gravi è elevato per coloro che hanno un sistema immunitario compromesso. Ad esempio, un paziente oncologico ha un rischio aumentato del 40% di contrarre il Fuoco di Sant’Antonio, una condizione che può avere conseguenze molto gravi. Nonostante ciò, la copertura vaccinale tra gli over 65 è insufficiente, con solo il 13% di essi immunizzati contro l’Herpes zoster.
Dettagli della campagna
La Fondazione Aiom ha annunciato che il portale “vaccininelpazienteoncologico.it” sarà ampliato e verrà avviata una campagna social sui profili ufficiali dell’associazione. Inoltre, è previsto un tour informativo che toccherà dieci regioni italiane, dove si svolgeranno incontri con oncologi, associazioni di pazienti e altri membri del team multidisciplinare. Questi eventi avranno l’obiettivo di approfondire l’importanza delle vaccinazioni, fornendo informazioni scientifiche aggiornate sui benefici dell’immunizzazione.
Saverio Cinieri, presidente della Fondazione Aiom, ha sottolineato l’importanza del counselling vaccinale, affermando che gli oncologi devono svolgere un ruolo attivo nel consigliare i pazienti riguardo ai vaccini. Molti pazienti esprimono preoccupazioni riguardo all’impatto dei vaccini sul cancro e sui trattamenti anti-tumorali, ma Cinieri ha ribadito che i vaccini sono sicuri ed efficaci, apportando benefici significativi alla salute della popolazione, in particolare a coloro che convivono con il cancro.
Linee guida per la vaccinazione
Recentemente, la Fondazione Aiom ha pubblicato le prime linee guida al mondo dedicate esclusivamente alla vaccinazione dei pazienti oncologici. Queste linee guida evidenziano le malattie prevenibili attraverso la vaccinazione, come l’influenza, il Covid-19, le infezioni da pneumococco e l’Herpes zoster. Angioletta Lasagna, oncologa presso il San Matteo di Pavia e coordinatrice delle linee guida, ha spiegato che il Fuoco di Sant’Antonio rappresenta una grave minaccia per i pazienti oncologici, con un’incidenza particolarmente elevata nei primi due anni dopo la diagnosi di cancro.
La disponibilità di un vaccino “ricombinante adiuvato” è fortemente raccomandata ai pazienti, e le nuove linee guida forniscono indicazioni dettagliate sui vaccini e sulle modalità di somministrazione. Nicola Silvestris, segretario nazionale di Aiom, ha aggiunto che anche le infezioni da HPV devono essere incluse nel programma di vaccinazione, poiché il papillomavirus è responsabile di diverse affezioni e disturbi.
Pianificazione delle vaccinazioni
È fondamentale che il calendario delle vaccinazioni per i pazienti oncologici venga programmato prima dell’inizio dei trattamenti, già durante le prime visite. Cinieri ha sottolineato che il momento migliore per somministrare i vaccini dipende dalla tipologia di trattamenti e dallo stato di salute del paziente. Gli oncologi sono chiamati a prestare attenzione alle preoccupazioni dei loro assistiti, rispondendo a domande e dubbi riguardanti le vaccinazioni.
L’iniziativa della Fondazione Aiom rappresenta un passo importante per migliorare la salute e il benessere dei pazienti oncologici in Italia, affrontando la questione dell’esitazione vaccinale e promuovendo una maggiore consapevolezza riguardo ai benefici delle vaccinazioni.
