Si è svolta oggi, 15 gennaio 2025, presso la palestra del Centro Clinico Nemo Trento, situato all’interno dell’ospedale riabilitativo ‘Villa Rosa’ a Pergine Valsugana, la cerimonia di consegna di un’importante donazione da parte dell’AISLA, l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica. Questo evento è stato reso possibile grazie alla generosità di Sparkasse – la Cassa di Risparmio di Bolzano. La campagna ‘Ci muoviamo per chi non può muoversi’, lanciata nel novembre scorso durante ‘La promessa’, una maratona solidale natalizia organizzata da AISLA, ha permesso di raccogliere i fondi necessari per l’acquisto di un dispositivo innovativo, il Vibramoov Physio Kit. Questo strumento è progettato per supportare la riabilitazione motoria di persone affette da sclerosi laterale amiotrofica e altre malattie neuromuscolari.
Il dispositivo e il suo impatto nella riabilitazione
Il Vibramoov Physio Kit è ora operativo e integrato nel percorso riabilitativo del Centro Clinico Nemo. Secondo una nota ufficiale, il dispositivo migliora l’efficacia della fisioterapia, stimolando il sistema senso-motorio e mantenendo attiva l’interazione neuro-sensoriale, anche in assenza di movimento volontario. Questo approccio favorisce la neuroplasticità, un aspetto cruciale per il recupero dei pazienti. Riccardo Zuccarino, fisiatra e direttore clinico di Nemo Trento, ha sottolineato come l’introduzione di questo sistema rappresenti un’evoluzione significativa nei trattamenti riabilitativi. “Questo strumento stimola i movimenti residui e aiuta i pazienti a riscoprire la percezione del movimento, un aspetto fondamentale per il miglioramento della qualità della vita e della funzionalità motoria”, ha affermato Zuccarino.
Il ruolo di AISLA e il supporto alla comunità
AISLA è attiva in Trentino Alto Adige dal 2009 e si è affermata come un punto di riferimento per le esigenze dei malati e delle loro famiglie. In provincia di Trento si stimano 54 casi di sclerosi laterale amiotrofica, mentre in tutta la regione i casi sono 104. L’associazione conta 40 soci e 7 volontari attivi, supportando 21 famiglie nel 2024 con interventi di sollievo, che comprendono supporto psicologico, fisioterapia domiciliare e trasporti sanitari. Nel corso dell’anno, AISLA ha realizzato una media di 16 interventi per persona, totalizzando 328 assistenze. Il Centro Nemo Trento, attivo dal febbraio 2021, è dotato di una struttura all’avanguardia di 1.500 metri quadrati, comprendente 14 posti letto, 4 Day Hospital, ambulatori specialistici, una palestra, 2 piscine, un laboratorio di analisi del movimento e una sezione di riabilitazione robotica. Nel 2024, il centro ha preso in carico oltre 1.700 pazienti, inclusi 30 pediatrici, con il 46% provenienti da fuori provincia, registrando 240 ricoveri e 1.678 prestazioni ambulatoriali.
La generosità della comunità e il sostegno delle istituzioni
Fulvia Massimelli, presidente nazionale di AISLA, ha dichiarato che “questa donazione è frutto della generosità di una comunità che ha scelto di esserci”. Ha sottolineato come sia una risposta concreta a un bisogno reale e quotidiano, che non riguarda solo chi vive con la SLA, ma anche tutte le persone che condividono un’idea di società inclusiva. Alberto Fontana, segretario dei Centri Clinici Nemo, ha evidenziato l’importanza dell’alleanza tra le istituzioni e la comunità, affermando che il valore di un’alleanza si misura dalla sua capacità di rendere concreta una possibilità.
Durante la cerimonia, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha sottolineato l’importanza del centro per le famiglie trentine. Ha ringraziato Sparkasse per il suo sostegno e ha evidenziato come la solidarietà possa fare la differenza. La donazione simbolica di 17.690 euro, di cui 8.900 euro raccolti presso gli sportelli bancomat e il resto integrato da Sparkasse, è stata consegnata alla presenza di Carlo Costa, vicepresidente dell’istituto, e Gianmarco Lincetti, responsabile dell’Area Trentino.
La partecipazione della comunità e delle istituzioni
La cerimonia ha visto la partecipazione attiva di pazienti affetti da SLA e delle loro famiglie, insieme ai rappresentanti di AISLA Trentino Alto Adige. Presenti anche figure di rilievo come Vittoria Simoni e il cav. Pierlorenzo Stella, in rappresentanza dei Cavalieri d’Italia. Monica Zambotti, dirigente del Servizio provinciale politiche sanitarie, ha portato i saluti dell’assessore alla Salute e Politiche sociali, Mario Tonina, sottolineando l’importanza di mettere al centro le persone che vivono difficoltà. Jacopo Bonavita, direttore UO Riabilitazione ospedaliera Villa Rosa, ha concluso il suo intervento affermando l’importanza di creare un collegamento con le associazioni e le famiglie per assistere al meglio le persone nel loro percorso di riabilitazione.
