Disturbi del sonno nei bambini: suggerimenti pratici e verità da sfatare

La SIMRI e la Società Italiana di Pediatria presentano un decalogo per migliorare il sonno di bambini e adolescenti in occasione della Giornata Mondiale del Sonno 2025.

In occasione della Giornata Mondiale del Sonno 2025, celebrata il 14 marzo, la Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili (SIMRI), in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria, ha diffuso un decalogo mirato a sfatare i miti più diffusi sul sonno e a fornire consigli pratici per migliorare la qualità del riposo di bambini e adolescenti.

L’importanza del sonno per la salute dei giovani

Il sonno riveste un ruolo cruciale per la salute e lo sviluppo dei più giovani. Esso influisce in modo significativo sul sviluppo cerebrale, sulla memoria, sulla regolazione emotiva e sul rafforzamento del sistema immunitario. Tuttavia, è allarmante constatare che una considerevole percentuale di bambini e adolescenti non riesce a ottenere il riposo necessario. Secondo le statistiche attuali, il 20-30% dei bambini al di sotto dei due anni e il 15% di quelli sopra questa soglia soffrono di insonnia. Inoltre, il 12% dei bambini in età prescolare russa abitualmente, un problema spesso sottovalutato. Solo un modesto 15% degli adolescenti riesce a dormire le 8-10 ore raccomandate, spesso a causa dell’uso eccessivo di dispositivi elettronici nelle ore serali.

La mancanza di sonno può comportare conseguenze gravi, tra cui difficoltà di concentrazione, irritabilità, calo delle prestazioni scolastiche e un rischio maggiore di sovrappeso. Nel lungo periodo, la privazione di sonno può anche portare a problematiche cardiovascolari e metaboliche.

Falsi miti sul sonno: cosa sapere

La SIMRI ha identificato e smontato diversi miti comuni riguardanti il sonno. È importante chiarire perché alcune convinzioni siano errate. Ecco un elenco delle più diffuse:

  1. Recuperare nel weekend consente di dormire poco in settimana: Falso. Il debito di sonno non si annulla semplicemente dormendo di più nei fine settimana; il corpo ha bisogno di un ritmo costante.
  2. Il russare nei bambini è solo un fastidio: Falso. Russare più di tre volte a settimana per almeno tre mesi può indicare apnee ostruttive del sonno, un disturbo serio che deve essere monitorato.
  3. Gli adolescenti sono pigri se vanno a dormire tardi: Falso. Il loro orologio biologico si sposta naturalmente, rendendo difficile addormentarsi presto, mentre la scuola li costringe a dormire meno.
  4. Usare il cellulare prima di dormire non influisce sul sonno: Falso. La luce blu riduce la produzione di melatonina, complicando l’addormentamento.
  5. Saltare il pisolino aiuta i bambini a dormire meglio di notte: Falso. I bambini piccoli necessitano di sonnellini per evitare di essere eccessivamente stanchi e agitati.
  6. Mangiare cioccolato o bere bevande energetiche la sera non influisce sul sonno: Falso. Caffeina ed energy drink possono disturbare il riposo notturno.
  7. Lasciare piangere un bambino lo abitua a dormire: Falso. Un sonno sereno si costruisce attraverso una routine rassicurante, non con il pianto prolungato.
  8. Se un bambino si sveglia spesso di notte, significa che ha già riposato abbastanza: Falso. I risvegli notturni possono segnalare problemi legati al sonno.
  9. Fare sport intenso prima di dormire aiuta il sonno: Falso. L’attività fisica va evitata nelle 2-3 ore precedenti il sonno, poiché aumenta lo stato di veglia.
  10. Un bambino che ha apnee nel sonno o ha dormito poco, il giorno dopo si addormenta a scuola: Falso. Molti bambini non si addormentano quando sono stanchi, ma diventano irritabili e iperattivi.

Consigli pratici per migliorare la qualità del sonno

Per garantire un sonno di qualità ai più giovani, la SIMRI propone cinque regole fondamentali:

  1. Spegnere gli schermi almeno un’ora prima di dormire: La luce blu inibisce la produzione di melatonina.
  2. Regolarizzare il sonno: Andare a letto e svegliarsi alla stessa ora ogni giorno, anche nei fine settimana, aiuta a stabilizzare il ritmo circadiano.
  3. Creare una routine serale rilassante: Attività come leggere un libro e abbassare le luci possono favorire un ambiente tranquillo.
  4. Ascoltare musica rilassante prima di dormire: Melodie dolci e suoni naturali possono favorire il rilassamento.
  5. Garantire un ambiente sicuro per il sonno dei neonati: Il lettino deve essere privo di oggetti e il bambino deve dormire a pancia in su per ridurre il rischio di SIDS (sindrome della morte in culla).

Ore di sonno raccomandate per fascia d’età

Secondo l’American Academy of Sleep Medicine, le ore di sonno necessarie variano in base all’età:

  • Neonati (0-3 mesi): 14-17 ore
  • Lattanti (4-12 mesi): 12-16 ore (inclusi i sonnellini)
  • Bambini (1-2 anni): 11-14 ore (inclusi i sonnellini)
  • Prescolari (3-5 anni): 10-13 ore (inclusi i sonnellini)
  • Scolari (6-12 anni): 9-12 ore
  • Adolescenti (13-18 anni): 8-10 ore

Conoscere e applicare queste informazioni può contribuire a migliorare notevolmente la qualità del sonno dei più giovani, garantendo loro un riposo adeguato e benefico per la loro crescita e sviluppo.

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