L’emicrania rappresenta una condizione complessa e debilitante, ben oltre un semplice mal di testa. Nel 2025, è riconosciuta come la principale causa di invalidità tra le giovani donne e comporta costi significativi per il Servizio Sanitario Nazionale. Recentemente, sono emerse nuove terapie, tra cui gli anticorpi monoclonali, che stanno trasformando la vita di coloro che ne soffrono, riducendo la frequenza degli attacchi. È cruciale avanzare ulteriormente verso il riconoscimento di questa patologia, da malattia sociale a condizione cronica. Questi temi sono stati al centro dell’evento “EMpatia, EMpowerment, EMicrania – Vivere la vita“, tenutosi il 2 maggio 2025 presso la Casa del Cinema di Roma, organizzato da Organon Italia. L’incontro ha visto la partecipazione di rappresentanti di istituzioni, società scientifiche e associazioni di pazienti, ed è stata l’occasione per annunciare l’ingresso di Organon nel network globale “Migraine Friendly Workplace“, promosso dall’European Migraine Headache Alliance (Emha). Questa rete comprende aziende che si impegnano a ridurre gli stigmi e a garantire l’inclusione delle persone affette da emicrania.
Caratteristiche e impatto dell’emicrania
L’emicrania è una condizione disabilitante che si manifesta attraverso un dolore intenso e pulsante, spesso localizzato su un lato della testa, e può durare ore o giorni. I sintomi associati includono nausea, vomito e una marcata sensibilità a luce, suoni e odori. Secondo le stime, colpisce circa il 12% della popolazione mondiale, con una prevalenza tre volte maggiore nelle donne rispetto agli uomini. In Italia, circa sei milioni di persone sono affette da questa patologia, di cui quattro milioni sono donne. L’emicrania cronica ha un impatto significativo sulla vita quotidiana, influenzando negativamente le relazioni interpersonali, la carriera e la salute mentale. Un sondaggio ha rivelato che il 25% delle donne con emicrania ha riportato sintomi di depressione e ansia correlati agli attacchi, evidenziando la necessità di un approccio integrato alla cura.
Importanza della consapevolezza e dei percorsi di cura
Cristina Tassorelli, direttore del Headache Science Centre dell’Irccs Mondino e già presidente dell’International Headache Society, sottolinea l’importanza di promuovere una cultura dell’emicrania. È essenziale sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gravità della malattia e garantire che i pazienti siano informati sui percorsi di cura disponibili. La diagnosi tardiva è un problema comune, spesso causato dalla confusione con altri tipi di mal di testa. Uno studio condotto in dieci paesi europei ha evidenziato che il 40% dei pazienti ha atteso oltre cinque anni per ricevere una prescrizione dopo la diagnosi. La varietà di opzioni terapeutiche, che include farmaci per il trattamento acuto e profilassi come anticonvulsivanti e antidepressivi, è ampia. In particolare, gli anticorpi monoclonali anti-Cgrp si sono dimostrati efficaci nel ridurre la frequenza degli attacchi, ma il loro utilizzo rimane limitato.
Impatto economico e impegno di Organon
In Italia, il costo economico dell’emicrania è stimato attorno ai 20 miliardi di euro all’anno, considerando sia i costi diretti (farmaci, visite mediche, ricoveri) che quelli indiretti (perdita di giornate lavorative e ridotta produttività). I costi indiretti rappresentano il 90% del totale, evidenziando l’urgenza di un intervento sistemico. Flavia Binetti di Organon Italia ha dichiarato che l’azienda si impegna a promuovere la salute delle donne, focalizzandosi su patologie come l’emicrania. Il loro obiettivo è offrire soluzioni terapeutiche e supporto ai medici e ai pazienti, contribuendo a creare un ambiente di lavoro favorevole per chi soffre di questa condizione.
Riconoscimento e approccio olistico
La percezione errata dell’emicrania come un semplice mal di testa porta spesso a una stigmatizzazione dei pazienti, che si trovano a dover affrontare incomprensioni da parte di colleghi e datori di lavoro. Elena Ruiz de la Torre, Executive Director di Emha, ha evidenziato l’importanza di riconoscere le aziende che adottano politiche inclusive per i dipendenti con emicrania. Gli esperti concordano sull’importanza di un approccio olistico per affrontare questa patologia, che preveda una cura e una prevenzione tempestive, utilizzando le nuove terapie disponibili. Si auspica che le istituzioni prestino attenzione all’emicrania, riconoscendola come malattia cronica all’interno del Piano Nazionale sulla Cronicità, per garantire un trattamento adeguato e ridurre i costi associati.
