Tumore del polmone: i dati rivelano la crescente necessità di informazioni e cura in Italia

Il tumore del polmone in Italia suscita crescente attenzione, con il 63% delle discussioni online su terapie e trattamenti, e un forte bisogno di supporto psicologico per pazienti e caregiver.
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Negli ultimi anni, il tumore del polmone è emerso come una delle principali preoccupazioni sanitarie in Italia, e le conversazioni online attorno a questo tema rivelano spunti significativi. Con il 63% delle discussioni focalizzate su terapie e trattamenti, e oltre il 30% rivolto al supporto psicologico, appare chiara la delicata relazione tra pazienti, caregiver e professionisti della salute. Un’indagine recente condotta da Bva Doxa, presentata in un convegno nazionale, illumina su vari aspetti delle esigenze informative e di supporto relative a questo tipo di cancro.

Le caratteristiche demografiche degli utenti online

Secondo l’indagine di Bva Doxa, circa il 60% degli utenti che parlano di tumore del polmone online sono uomini tra i 25 e i 44 anni, prevalentemente caregiver e familiari in cerca di informazioni. Questi dati non solo evidenziano la prevalenza di giovani adulti coinvolti nelle conversazioni, ma anche il ruolo centrale dei caregiver, che spesso sono i primi a cercare risorse e supporto per i propri cari colpiti da questa malattia. La maggior parte delle interazioni avviene attraverso piattaforme social media, dove le persone condividono esperienze, chiedono consigli e cercano rassicurazioni, creando una vera e propria rete di supporto virtuale.

L’analisi delle conversazioni online indica che il 63% delle discussioni è incentrato sulle terapie disponibili e sulle opzioni di cura, indicando una forte domanda di informazioni pratiche e utili. Le aspettative di vita, il confronto con le statistiche e le possibilità di cura aggiornate sono gli argomenti predominanti. Oltre a questi aspetti, il 31% delle discussioni verte sul supporto emotivo, suggerendo che le persone stanno cercando non solo informazioni mediche, ma anche aiuto per affrontare la paura e l’ansia derivanti da una diagnosi così grave.

Innovazione e accesso ai farmaci oncologici in Italia

Durante il convegno “Inventing for lung” si è discusso anche del report dell’IHe, che evidenzia come l’Italia sia in una posizione privilegiata per quanto concerne l’accesso ai farmaci oncologici innovativi. Attualmente, il nostro Paese vanta un tasso di rimborsabilità delle nuove terapie anticancro pari all’83%, che supera la media europea. Inoltre, il tempo medio per accedere a cure innovative dopo l’approvazione dell’Agenzia Europea dei Medicinali è di 417 giorni, rispetto ai 559 giorni della media europea.

Questi dati sono incoraggianti, ma la questione delle risorse inutilizzate nel Fondo per i farmaci innovativi rimane critica, con una percentuale che arriva fino al 35% ogni anno. Nel 2023, a fronte di un budget di 1,2 miliardi di euro, solo 770 milioni sono stati spesi. Esperti del settore propongono di destinare parte di queste risorse non utilizzate per finanziare i farmaci a innovatività condizionata, assicurando che vengano rimborsati con modalità simili a quelle dei farmaci a innovatività piena. Questo approccio potrebbe migliorare l’accesso ai trattamenti innovativi, permettendo così di salvare più vite.

L’importanza del supporto psicologico e della comunicazione

La cura del tumore del polmone richiede un approccio olistico che non si limiti alla somministrazione di terapie medicamentose, come sottolineato da esperti nel campo dell’oncologia. Silvia Novello, figura di riferimento nell’oncologia medica, mette in evidenza come il cancro polmonare, una volta ritenuto quasi incurabile, sta vedendo un miglioramento significativo grazie all’innovazione. Tuttavia, le esigenze da parte dei pazienti e dei caregiver non possono essere sottovalutate; queste comprendono non solo le informazioni sulle terapie, ma anche il supporto emotivo, la gestione della vita quotidiana e la comunicazione efficace con i professionisti sanitari.

Secondo l’indagine, il 13% delle discussioni online riguarda il bilanciamento tra vita personale, lavoro e terapie, mettendo in luce l’importanza del supporto per affrontare le sfide quotidiane. Il 10% si dedica al dialogo con i clinici, evidenziando quanto sia fondamentale avere chiarimenti e informazioni dirette dal personale medico. Le associazioni di pazienti giocano un ruolo cruciale nel sensibilizzare la popolazione e nel colmare i vuoti informativi, rivelandosi una risorsa indispensabile per la comunità.

La situazione attuale del tumore del polmone in Italia

Nel 2023, l’Italia ha registrato un incremento significativo dei casi di tumore al polmone, stimando circa 44.000 nuovi casi, rendendolo il terzo tumore più comune dopo quello della mammella e del colon-retto. Le discussioni online, con 67.400 post pubblicati in italiano sul tema, hanno generato un milione di interazioni attraverso like e commenti, dimostrando l’accresciuto interesse e il bisogno di informazione.

Nonostante il panorama desolante, la diffusione di informazioni sul tumore del polmone ha visto un contributo positivo da parte delle associazioni e dei singoli. Solo il 4% dei post analizzati è risultato riguardare fake news, ben al di sotto delle percentuali riscontrate in altre tipologie di tumore. Ciò mostra un impegno collettivo e una forte collaborazione tra pazienti, clinici e media nel combattere la disinformazione.

Il percorso da fare è ancora lungo. Tuttavia, gli sforzi concertati tra i vari attori coinvolti saranno decisivi nel migliorare il panorama per coloro che affrontano la sfida del tumore al polmone e garantire che ogni voce venga ascoltata.

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