L’intelligenza artificiale si sta rivelando una risorsa preziosa nella medicina generale, promettendo di semplificare la burocrazia che attanaglia quotidianamente i medici di famiglia. Il Gruppo Unipol, attraverso la sua azienda healthtech Elty di DaVinci Salute, ha recentemente introdotto un’importante innovazione chiamata ‘Referti AI‘. Questa nuova tecnologia intende snellire le operazioni di gestione dei referti e migliorare il rapporto tra medici e pazienti, aumentando l’efficienza e ottimizzando i tempi di lavoro.
Il problema della burocrazia nella medicina generale
Nella pratica quotidiana, i medici di medicina generale affrontano non solo la pressione di gestire oltre 1.500 pazienti per medico, ma anche quello che potrebbe sembrare un inestricabile labirinto burocratico. La gestione dei referti e dei dati clinici rappresenta un peso considerevole, sottraendo tempo prezioso alla cura dei pazienti. Come sottolinea Elty, “tutta una serie di attività” amministrative contribuiscono ad appesantire il lavoro di professionisti già sotto stress.
La conseguenza è che la qualità dell’assistenza può risentirne. In un contesto in cui l’attenzione al paziente è fondamentale, ogni minuto speso in attività burocratiche è un minuto rubato alla relazione terapeutica. Da questa necessità di rilocalizzare il focus sulla qualità dell’interazione tra medico e paziente, è nata l’idea di integrare l’intelligenza artificiale nei processi lavorativi quotidiani, con l’intento di semplificare e ottimizzare i flussi lavorativi, riducendo drasticamente gli oneri burocratici.
Referti AI: come funziona la nuova tecnologia
Il servizio ‘Referti AI‘ è stato progettato per trasformare in modo significativo la vita lavorativa degli operatori sanitari. Grazie alla sua funzionalità avanzata, i medici potranno risparmiare fino a 2 ore al giorno, potendo automatizzare la trascrizione dei parametri clinici direttamente dai referti, che possono essere in formato PDF o immagine. Questo passaggio è fondamentale poiché semplifica il caricamento dei dati clinici nella cartella del paziente, velocizzando e rendendo più accurato il processo.
Inoltre, ‘Referti AI‘ è progettato per integrarsi perfettamente con il Fascicolo Sanitario Elettronico , offrendo una visione chiara e immediata delle informazioni relative al paziente. La caratteristica innovativa di questo sistema è un codice cromatico intuitivo che evidenzia eventuali valori fuori norma, permettendo una valutazione più tempestiva e precisa. A breve, ci si attende un’ulteriore evoluzione delle potenzialità dell’intelligenza artificiale, consentendo la standardizzazione delle unità di misura e la creazione di grafici che facilitano l’analisi nel tempo dei parametri clinici.
L’impegno di Elty di DaVinci Salute nella medicina generale
Con il lancio di ‘Referti AI‘, Elty di DaVinci Salute ribadisce il proprio impegno a lungo termine nei confronti della medicina generale. Stefano Casagrande, CEO e co-fondatore dell’azienda, afferma che la missione di Elty è chiara: migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria e fornire ai professionisti strumenti tecnologici avanzati per affrontare le sfide quotidiane. Il servizio di Referti AI non è un punto di arrivo, ma parte di un progetto più ampio che intende evolversi e offrire soluzioni innovative nel contesto della medicina del futuro.
La figura del medico di medicina generale risulta essenziale nell’intercettazione precoce delle malattie, grazie alla fiducia che si crea con i pazienti e alla sua vicinanza alla comunità. Tuttavia, l’aumento della burocrazia sta limitando la capacità di questi professionisti di dedicarsi pienamente alla cura. L’intelligenza artificiale rappresenta un’opportunità unica per ottimizzare il lavoro, riducendo il carico di lavoro amministrativo e migliorando le capacità di prevenzione attraverso analisi dati più approfondite.
Un punto di vista sulla questione è quello del dottore Salamone Francesco, un medico di medicina generale che già utilizza Elty. Egli evidenzia come, pur essendo gli strumenti tecnologici un passo avanti, non dovremmo mai dimenticare l’importanza dell’umanizzazione nelle cure. I dati e le macchine possono supportare, ma mai sostituire il legame umano fondamentale nel processo di guarigione e assistenza sanitaria.