L’evento cinematografico “Uno sguardo raro – Rare Disease International Film Festival” si prepara a tornare a Roma per la sua nona edizione, a partire dal 22 novembre fino al 1° dicembre. Questo festival internazionale è dedicato a raccontare le sfide legate a malattie rare e situazioni di diversità, ponendo un focus sull’inclusione sociale attraverso il potere narrativo del cinema. Il programma della manifestazione è stato presentato ieri presso lo Spazio Lazio Terra di Cinema, durante la Festa del Cinema di Roma, e ha suscitato l’interesse di registi, giurati e critici del settore.
Un evento che attraversa Roma e la Francia
Dopo il successo delle edizioni precedenti, la nona edizione del festival si svolgerà in diverse location tra Roma e la Francia. Il via ufficiale è fissato al cinema Espace Saint Michel di Parigi il 22 novembre, con una selezione di cortometraggi premiati a livello internazionale. Successivamente, il 24 novembre, il festival si sposterà al cinema Le Parterre di Dourdan. La programmazione prevede una serie di eventi che coinvolgeranno diverse strutture romane, tra cui il Cinema Alfellini di Grottaferrata, la Biblioteca Marconi e l’Istituto Cine-Tv Roberto Rossellini. La cerimonia di premiazione si terrà il 1° dicembre presso la Casa del Cinema di Roma, momento culminante di una manifestazione che promette un ampio coinvolgimento del pubblico.
L’inclusività e la diversità saranno al centro del dibattito, con una proposta artistica che sfida convenzioni e stereotipi. E’ una manifestazione in continua evoluzione, attivando una rete di contatti tra cineasti, professionisti e pubblico, facilitando così il dialogo su questioni vitali legate alle malattie rare e alla disabilità.
Le opere selezionate e i temi affrontati
Quest’edizione del festival presenta una selezione di ventuno cortometraggi e quattro racconti brevi, che abbracciano tematiche variegate e attuali. Le opere provengono da diverse nazioni, tra cui Spagna, Francia, USA, Messico, Brasile, Regno Unito, India, Belgio e Italia, rivelando una pluralità di voci e culture che affrontano problematiche legate all’inclusione scolastica e lavorativa, all’amore, alla sessualità e all’esperienza dei fratelli e sorelle di persone con malattie rare.
Una giuria di qualità, presieduta da Gianmarco Tognazzi, avrà il compito di valutare le opere in base alla loro capacità di trasmettere sensibilità e potenza narrativa nell’affrontare queste tematiche. Il festival offrirà anche diversi premi, fra cui i rinomati Premi Usr – Heyoka dedicati a progetti di comunicazione in sanità e iniziative legate all’inclusione sociale.
La collaborazione con aziende e istituzioni
L’iniziativa si svolge grazie al contributo di diverse aziende e istituzioni, tra cui Sanofi, Banco Bpm e Ipsen, che sostengono l’evento con programmi di responsabilità sociale e valori di inclusione. In particolare, Ipsen presenterà la storia di Francesca e di sua figlia Eva Luna, affetta da una rara malattia al fegato. L’iniziativa mira a sensibilizzare il pubblico sulle difficoltà quotidiane delle persone con malattie rare, utilizzando il linguaggio del cinema per comunicare esperienze personali e raccogliere fondi per la ricerca.
Inoltre, il sostegno ricevuto dal patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Roma Lazio Film Commission e di altre istituzioni dimostra l’importanza sociale di questa manifestazione. La collaborazione con associazioni come Uniamo Federazione italiana malattie rare e Eurordis è fondamentale per dare voce alle condizioni di vita delle persone affette da malattie rare, sottolineando l’importanza di un’approccio integrato e consapevole.
L’evoluzione del festival e il messaggio finale
“Uno sguardo raro” è nato nel 2016 come una rassegna cinematografica e ha subito un’evoluzione significativa, diventando un importante appuntamento internazionale per la promozione della diversità e dell’inclusione. Nel corso degli anni, il festival ha visionato oltre 3.500 cortometraggi provenienti da più di 120 paesi e ha assegnato 80 premi. La crescita del festival riflette non solo l’interesse crescente per tematiche legate alle malattie rare, ma anche un impegno collettivo nella lotta contro stereotipi e pregiudizi.
Attraverso l’arte del cinema, il festival invita tutti a riflettere sulla fragilità della vita e sull’importanza della solidarietà sociale, iniziando un nuovo ciclo di storie intrise di emozioni e speranza. I partecipanti sono chiamati a unirsi a questa iniziativa, essenziale per la costruzione di una società più inclusiva e consapevole delle sfide quotidiane che affrontano molte persone.