Aumento dei disturbi psichici tra i giovani in Trentino: un’analisi dei dati recenti

Aumento preoccupante dei disturbi psichici tra i giovani in Trentino, con un incremento significativo di richieste di supporto. Nonostante una lieve diminuzione dei suicidi, la salute mentale richiede attenzione urgente.
Aumento dei disturbi psichici tra i giovani in Trentino: un'analisi dei dati recenti - Salutextutti.it

La sanità in Trentino sta affrontando una crescente preoccupazione per i disturbi psichici, soprattutto tra i giovani. Recenti rapporti forniti dall’assessore alla salute Mario Tonina, in risposta a un’interrogazione della consigliera provinciale Mariachiara Franzoia, evidenziano una forte impennata di problematiche emotive nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 24 anni. La situazione è diventata critica e il governo provinciale sta prendendo atto dell’emergenza attraverso numeri che riflettono un cambiamento significativo nella salute mentale della popolazione.

Aumento dei nuovi utenti per disturbi psichici

I dati mostrano un incremento considerevole degli utenti che hanno richiesto supporto per disturbi psichici nelle strutture dell’Azienda sanitaria. Tra il 2015 e il 2023, il numero di nuovi pazienti nella fascia 18-24 anni è passato da 216 a 472. Anche le altre fasce d’età hanno visto un aumento, con i giovani adulti tra 25 e 35 anni che sono passati da 306 a 501, mentre per la fascia 36-50 anni si è registrato un passaggio da 751 a 671. Questi dati indicano un trend preoccupante, evidenziando un bisogno crescente di supporto psichiatrico.

In particolare, la fascia 51-65 anni ha visto un incremento da 621 a 764, mentre gli over 65 hanno assistito a un passaggio da 709 a 761. Anche se l’aumento degli utenti è visibile trasversalmente, la maggiore crescita è stata riscontrata tra i più giovani, sollevando interrogativi sulle cause di tale situazione e sui fattori sociali, economici e culturali che potrebbero influenzarla. La salute mentale sta diventando una questione di primaria importanza per il benessere della comunità.

Rivalutazione del servizio sanitario e dei pazienti in carico

La crescita degli utenti in carico al servizio sanitario è un’altra evidenza dei cambiamenti in corso. Sono passati da 7.738 nel 2015 a 8.718 nel 2022, mostrando un trend di crescente richiesta di aiuto e supporto. Tuttavia, è da notare che, a distanza di un anno dal primo accesso al servizio, circa il 60% delle persone non risulta più in carico. Questa situazione potrebbe riflettere diverse dinamiche: da un lato, una buona parte dei pazienti potrebbe aver raggiunto una condizione di miglioramento, dall’altro rimangono in carico al servizio coloro la cui situazione clinica è più complessa e richiede un supporto continuativo.

La variazione della durata del percorso terapeutico evidenzia ulteriormente la complessità di questi quadri clinici. Purtroppo, coloro che affrontano disturbi psichici gravi tendono a rimanere sotto trattamento per periodi più lunghi, mentre i pazienti che riescono a migliorare ed eventualmente a guarire con maggiore facilità lasciano il servizio più rapidamente.

La situazione dei suicidi in Trentino

Nonostante il panorama preoccupante sui disturbi psichici, i dati sul suicidio in Trentino mostrano una leggera diminuzione. I numeri forniti da Istat, Ispat e dal Commissariato del governo indicano che i suicidi sono passati da 52 nel 2015 a 46 nel 2023. Questa diminuzione è particolarmente presente nella fascia di età tra i 45 e 64 anni. Tuttavia, la salute mentale non deve essere sottovalutata, e l’analisi di questi dati deve servire da sprono per attuare politiche e strategie di prevenzione più efficaci.

Il diminuzione dei tassi di suicidio può essere un segnale positivo, ma deve essere contestualizzato all’interno di un crescente bisogno di attenzione in ambito psichiatrico. L’equilibrio tra il supporto tempestivo per chi affronta disturbi psichici e le iniziative di prevenzione al suicidio è fondamentale per affrontare questa emergenza sociale.

La situazione attuale impone una riflessione collettiva e l’implementazione di politiche attive per migliorare la salute mentale, specialmente tra i giovani, che si trovano a vivere momenti di vulnerabilità e incertezze in un contesto spesso complesso e sfidante.

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