A Roma si svolge il 28° Congresso nazionale sulla ricerca di emostasi e trombosi

Il 28° Congresso Nazionale della Siset a Roma riunisce oltre 900 esperti per discutere le malattie tromboemboliche, innovazioni terapeutiche e opportunità per giovani ricercatori nel campo dell’ematologia.
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Roma ospita oggi il 28° Congresso Nazionale della Società Italiana per lo Studio dell’Emostasi e della Trombosi , un’importante iniziativa scientifica che riunisce oltre 900 membri provenienti da vari settori medici, biologici e biotecnologici. Il congresso, intitolato “La passione del sapere”, si pone l’obiettivo di condividere e diffondere la conoscenza sulle malattie tromboemboliche, che rappresentano una delle principali cause di mortalità e morbilità nei Paesi occidentali. Convegni di questo tipo sono essenziali per favorire l’interazione tra esperti e per promuovere progressi nell’assistenza e nella cura dei pazienti attraverso un approccio multidisciplinare.

La sfida delle malattie tromboemboliche

Le malattie tromboemboliche, sia arteriose che venose, sono un tema di crescente importanza nella medicina moderna. Queste patologie hanno un forte impatto sulla salute pubblica e, grazie agli avanzamenti scientifici, la ricerca ha fatto enormi passi avanti nella loro comprensione e trattamento. I partecipanti al congresso avranno l’opportunità di discutere i recenti sviluppi nel campo della ricerca e dei nuovi farmaci che hanno mostrato promettenti risultati nella prevenzione dell’ictus e nella cura del tromboembolismo venoso. Nonostante i progressi, l’incidenza delle malattie rimane alta, rendendo necessaria una continua innovazione e collaborazione tra diversi ambiti di specializzazione.

Durante il simposio presidenziale, esperti di fama internazionale e locale analizzeranno i fattori genetici che predispongono i pazienti al tromboembolismo venoso, utilizzando tecnologie all’avanguardia per la loro identificazione. La discussione si estenderà all’importanza delle misure di trattamento antitrombotico, per migliorare l’esito clinico dei pazienti affetti da questa patologia. Nell’ambito del congresso, si affronteranno anche le sfide diagnostiche e terapeutiche relativi alle malattie emorragiche congenite, come l’emofilia e la malattia di von Willebrand, e a quelle acquisite, sottolineando la necessità di ricerche sempre più approfondite.

Nuove frontiere nella ricerca ematologica

Il congresso offrirà spazi per aggiornamenti sui trial clinici attualmente in corso riguardanti la terapia genica per l’emofilia A e B. Questi studi potrebbero cambiare radicalmente le aspettative di vita e la qualità di vita per i pazienti, grazie all’emergere di trattamenti innovativi che potrebbero ridurre o addirittura eliminare la necessità di trasfusioni e terapie sostitutive. Inoltre, si dedicherà ampio spazio alla ricerca di base in emostasi e trombosi, con sessioni educazionali focalizzate su temi attuali, come l’impiego dell’intelligenza artificiale e del machine learning come strumenti per migliorare gli studi sulle malattie emostatiche e cardiovascolari.

Il presidente della Siset, Valerio De Stefano, ha evidenziato l’importanza di questa iniziativa, sottolineando che rappresenta una preziosa occasione di confronto tra ricercatori italiani e di scambio di idee sui risultati degli studi clinici realizzati nei centri universitari e ospedalieri. L’evento offre un’ulteriore opportunità per coloro che lavorano nella ricerca avanzata di presentare i propri progetti e di discutere le tematiche emergenti.

Un’importante occasione per i giovani

La kermesse non si limita agli esperti affermati; è prevista anche una sessione dedicata ‘Siset giovani‘, gestita da un gruppo di studio che si concentra sull’aggiornamento relativamente a malattie infiammatorie croniche intestinali. Questo spazio è fondamentale per preparare la prossima generazione di ricercatori, incoraggiando il coinvolgimento dei giovani professionisti nel dibattito scientifico. Il congresso si concluderà il 9 novembre, giorno in cui si svolgeranno le elezioni per il nuovo Consiglio Direttivo della Siset, aprendo la strada a nuove leadership e a ulteriori innovazioni nel campo della ricerca ematologica e della cura dei pazienti.

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