Quando si soffre di carenza di ferro nel sangue, conosciuta come sideremia bassa, il recupero è spesso un processo difficile e lento. Purtroppo, le cure disponibili possono risultare piuttosto costose, poiché i prodotti a base di ferro vengono classificati come integratori alimentari anziché farmaci mutuabili. Inoltre, l’assunzione di supplementi ferrosi può causare effetti collaterali come crampi addominali, nausea, stitichezza, diarrea e bruciore gastrico.
Un altro fattore da considerare è che solo una piccola percentuale del ferro ingerito viene effettivamente assorbita dall’intestino. Per questo motivo, i medici consigliano di assumere il ferro a stomaco vuoto, senza i succhi gastrici che potrebbero ossidarlo, rendendolo meno biodisponibile. Inoltre, è raccomandato associare il ferro con vitamina C, come del succo di limone o un kiwi, poiché questa vitamina aiuta a migliorarne l’assorbimento.
A questo punto, il dott. Marco Tortorici della Farmacia Salvo D’Acquisto di Palidoro, suggerisce un trucco per facilitare il recupero dei livelli di ferro: un trucco che dobbiamo alla medicina omeopatica, medicina funzionale per natura. Assumeremo dieci minuti prima di colazione, pranzo, cena e al momento di coricarci due granuli, se il prodotto è della Cemon, tre granuli, se il prodotto è della Boiron, di Ferrum metallicum, alla 9 ch, da sciogliere sotto la lingua. Cicli di 25 giorni, fino alla normalizzazione dei parametri. Sospendendo, tra un ciclo e l’altro, per 2- 3 giorni. Alle signore consiglio di sospendere il trattamento omeopatico durante i giorni del ciclo. Nessun effetto collaterale, risultati certi, spesa minima. Dimenticavo di dirvi che il Ferro omeopatico funziona favorendo la assimilazione del Ferro che assumiamo con l’alimentazione. Per questo l’ alimentazione deve essere completa.