La diffusione globale del vaiolo delle scimmie ha sollevato preoccupazioni sanitarie internazionali, spingendo le organizzazioni sanitarie a intensificare le misure di prevenzione e controllo.
Cause e fattori di rischio
Il vaiolo delle scimmie, o monkeypox, si trasmette attraverso il contatto stretto con animali infetti o materiali contaminati e può diffondersi tra esseri umani tramite goccioline respiratorie, contatti diretti con lesioni cutanee o con oggetti contaminati. Le aree endemiche includono parti dell’Africa centrale e occidentale, ma recenti focolai hanno mostrato la sua capacità di diffondersi globalmente.
Vaiolo delle scimmie, sintomi e segnali di allarme
I sintomi includono febbre, mal di testa, dolori muscolari, e rash cutanei che evolvono in lesioni pustolose. È cruciale monitorare la comparsa di questi sintomi, specialmente dopo viaggi in aree a rischio o contatti con persone sospette di infezione.
Prevenzione e trattamenti
La prevenzione si basa sull’evitare contatti con animali e persone infette, mantenere una buona igiene personale e, nei casi ad alto rischio, considerare la vaccinazione. Il trattamento primario è sintomatico, con cure di supporto per alleviare i sintomi e prevenire complicazioni secondarie.
Vaiolo delle scimmie, consigli pratici
Mantieni elevati standard di igiene, limita i contatti stretti se esposto a rischio, e segui le linee guida delle autorità sanitarie locali e internazionali. In viaggio, evita contatti con animali selvatici e rispetta le norme di sicurezza alimentare.
Essere informati e preparati è essenziale per fronteggiare l’emergenza monkeypox. Seguendo le raccomandazioni della comunità scientifica e sanitaria, è possibile ridurre significativamente il rischio di infezione e diffusione del virus.
Sono state diffuse anche delle raccomandazioni per i viaggiatori. Evitare il contatto con animali selvatici (in particolare primati e roditori), evitare contatti sessuali (o contatti stretti) con soggetti in cui è nota (o comunque sospetta) la recente infezione da Mpox (o che siano stati contatto di casi di Mpox), evitare contatti sessuali (o contatti stretti) con soggetti che presentano lesioni cutanee sospette. È sempre consigliabile consultare le linee guida del paese ospitante prima di effettuare un viaggio.
Data l’affinità con il virus del vaiolo umano, la ricerca clinica si interessa di Mpox da molti anni e questo ha portato a sviluppare alcuni preparati vaccinali. Il vaccino MVA-BN, al momento utilizzabile in Italia su soggetti ad elevato rischio, prevede una somministrazione sottocutanea, con 2 dosi separate con seconda dose a non meno di 28 giorni dalla prima.
Collaborare per prevenire la diffusione del virus
A fronte del recente cambiamento della situazione epidemiologica internazionale è molto importante collaborare alla diffusione di informazioni accurate e tempestive riguardo la malattia monkeypox. “Dopo la tempestiva circolare ministeriale sull’argomento anche la nostra Società scientifica ha voluto contribuire e continuerà a farlo, fornendo informazioni e raccomandazioni per la prevenzione” conclude il Dr. Daniel Fiacchini, membro della Giunta Esecutiva nazionale della Società Italiana d’Igiene.
SCARICA LA GUIDA (clicca qui Slide Kit_Mpox_Raccomandazioni SItI) PER PREVENIRE, RICONOSCERE E CONTRASTARE IL VAIOLO DELLE SCIMMIE